È morto l’automobilista di 54 anni finito contro un camion in autostrada
LA TRAGEDIA. L’incidente lunedì pomeriggio prima del casello di Seriate: il decesso nella notte. Fausto Raffaele Conca viveva a Lissone. Sono al vaglio della Stradale le cause dello schianto.
Un automobilista di 54 anni, Fausto Raffaele Conca di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, è morto a poche ore dall’incidente che lo aveva visto coinvolto lungo il tratto bergamasco dell’autostrada A4. L’incidente contro un mezzo pesante è avvenuto attorno alle 16.30 di lunedì 16 dicembre, nella carreggiata verso Milano, e nel tratto tra i caselli di del Monte e di Seriate, nel territorio comunale di Costa di Mezzate.
La dinamica dell’incidente
Quando i soccorritori l’avevano trasferito in ospedale, le sue condizioni erano già particolarmente critiche per via dei traumi che aveva riportato al bacino e al torace nell’impatto tra la sua vettura, una Fiat Punto, e il camion che la precedeva lungo il tratto bergamasco dell’A4. Nelle ore successive il suo quadro clinico si è ulteriormente aggravato e per l’automobilista non c’è stato più nulla da fare. Fausto Raffaele Conca è morto nella notte tra lunedì e ieri all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov’era stato trasferito con l’elisoccorso del 118 nel pomeriggio di lunedì. Nato a Monza, aveva 54 anni e abitava a Lissone, grosso centro della bassa Brianza. Perito elettronico, lavorava come tecnico specializzato nell’installazione e nell’assistenza di sistemi audio per un’azienda del settore con sede nel Milanese.
Le cause dell’incidente
Per chiarire le cause di quanto accaduto attorno alle 16,30 di lunedì lungo l’autostrada gli agenti del distaccamento di Seriate della polizia stradale hanno eseguito tutti i rilievi di legge: l’impatto è stato particolarmente violento. Conca era alla guida della sua Fiat Punto e viaggiava sulla prima corsia, dietro un mezzo pesante. Quando il tir ha frenato, l’auto del cinquantaquattrenne ci è finita contro, venendo poi sbalzata di lato. Non si sa se all’origine del tamponamento possa esserci stato un malore dello stesso automobilista.
L’automobilista incastrato
Fatto sta che Fausto Conca è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo e per liberarlo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco del comando di Bergamo. Le sue condizioni, come detto, erano già molto gravi: Conca non ha mai ripreso conoscenza, ferito in modo serio soprattutto all’altezza del bacino e del torace proprio a seguito dell’impatto dell’auto contro il paraurti posteriore del tir, il cui conducente è invece rimasto illeso e, sceso dall’abitacolo per capire cosa fosse accaduto, ha subito chiamato i soccorsi.
L’incidente lungo la carreggiata verso Milano e nel tratto tra i caselli di Grumello del Monte-Telgate e di Seriate, nel territorio comunale di Costa di Mezzate. Sul posto sono stati inviati i mezzi di soccorso del 118 – l’auto infermierizzata, l’ambulanza e l’elisoccorso decollato dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo –, oltre ai vigili del fuoco del comando provinciale con due squadre e appunto alla polizia stradale di Seriate per i rilievi. Sempre privo di conoscenza, Conca è stato soccorso dal personale del 118, rianimato sul posto e trasferito in codice rosso in ospedale con l’elicottero.
Vani i soccorsi dei medici
Il prodigarsi dei medici intervenuti sull’autostrada e dei loro colleghi del Pronto soccorso non ha però potuto nulla contro la gravità del quadro clinico. La magistratura ha già autorizzato la restituzione ai familiari della salma di Fausto Raffaele Conca. L’incidente aveva causato quasi otto chilometri di coda in direzione di Milano: la situazione si era normalizzata soltanto attorno alle 20, quando si erano conclusi i rilievi e i mezzi erano stati rimossi.
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