E-Brt, il cantiere sbarca a Dalmine: le modifiche alla viabilità

IL CANTIERE. In arrivo i lavori per la linea di bus elettrici. Si restringe via Provinciale. «Secondo lotto dopo la fine dei lavori al casello».

Sbarcano anche a Dalmine i lavori per l’e-Brt, il sistema di bus elettrici a corsia preferenziale. Da lunedì 25 novembre anche qui – dopo i rallentamenti dei giorni scorsi in città – potrebbero verificarsi alcuni disagi alla viabilità.

Il progetto di Atb, dal costo complessivo di 84 milioni di euro, prevede il collegamento, tramite una nuova linea bidirezionale di autobus elettrici, tra la stazione ferroviaria di Bergamo e quella di Verdello-Dalmine – sul territorio di Verdellino –, passando per il «Kilometro Rosso» di Stezzano, Lallio, Osio Sopra, Osio Sotto e, appunto, Dalmine. Proprio a Dalmine, saranno installate cinque nuove fermate: due nei pressi di Ferretticasa Spa, due all’intersezione con viale Locatelli, una di fronte alla farmacia «La Salute».

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Altre due fermate già esistenti saranno adeguate in vista dell’arrivo dei bus elettrici: la prima presso l’Antenna in piazza Libertà, la seconda all’incrocio con via Vittorio Veneto, vicino al Velodromo comunale.

I due lotti di intervento della e-Brt

«I lotti di intervento – spiega l’assessore alla Viabilità, Sara Simoncelli – sono due. Il primo (quello al via lunedì) interesserà il tratto di via Provinciale dalla rotonda di viale Locatelli fino al semaforo di via Roma, nei pressi del Velodromo».

Per l’avvio del cantiere, fino al 14 marzo 2025 sono previsti il restringimento della carreggiata in via Provinciale tra via Roma e viale Locatelli e la soppressione della corsia di canalizzazione in prossimità del semaforo; l’istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata sul lato del Velodromo; l’obbligo di proseguire dritto o svoltare a destra per i veicoli in transito su via Provinciale (direzione Bergamo-Treviglio) all’altezza dell’intersezione con via Roma; lo spostamento della fermata del trasporto pubblico locale presso il Velodromo, sulla corsia di marcia Bergamo-Treviglio, in prossimità del civico 23.

Ci saranno presumibilmente traffico e code

Si tratta di alcuni dei punti più critici per il traffico di Dalmine, motivo per cui è plausibile aspettarsi disagi e code. Proprio per questo, l’amministrazione ha chiesto e ottenuto la divisione degli interventi in due tranche. «Un secondo lotto – conferma Simoncelli – riguarderà il tratto di ex 525 dalla rotonda di viale Locatelli sino al rondò dell’autostrada. Questo lotto, come chiesto dall’amministrazione, inizierà solo dopo l’apertura del nuovo casello A4, che garantirà un miglior flusso del traffico».

Il progetto prevede corsie preferenziali per i bus

Il progetto prevede la creazione, dove possibile, di corsie preferenziali per gli autobus elettrici, che permetteranno la riduzione dei tempi di percorrenza, anche attraverso l’installazione di sistemi semaforici a ogni intersezione. «A Dalmine – aggiunge l’assessore – sono previsti lavori di tombinamento della Roggia Colleonesca sulla ex 525 e la realizzazione di una nuova bretella di collegamento con via Roma in direzione Sabbio».

Da Bergamo a Dalmine in 22 minuti in bus

Con il nuovo tracciato, che a fine lavori nel 2026 sarà lungo quasi 30 chilometri (tra andata e ritorno), un dalminese potrà arrivare a Bergamo in 22 minuti, mentre saranno 18 i minuti di percorrenza tra la sede universitaria di via dei Caniana, a Bergamo, e la facoltà di Ingegneria di Dalmine.

Il sindaco Francesco Bramani, ricorda alcune osservazioni presentate dal Comune in sede di Conferenza dei servizi. «Avevamo presentato un parere positivo condizionato dal recepimento di una serie di osservazioni, che però non sono state recepite». Bramani si riferisce ai semafori all’altezza della rotonda dell’autostrada con la relativa corsia dedicata ai bus nel tratto fino all’incrocio con viale Locatelli, che Dalmine non avrebbe voluto. Il sindaco avrebbe auspicato anche una soluzione più strutturata per la fermata dell’Antenna, che così com’è progettata non sarebbe collegata con gli istituti superiori del Comune.

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