Dottoressa aggredita in studio: «Ma non smetto di fare visite»
Verdellino . Sostituiva un collega in ambulatorio e uno sconosciuto l’ha colpita: prognosi di 7 giorni. Sirbu: i pazienti hanno bisogno di me.
Aggredita mentre lavorava in un ambulatorio medico a Verdellino, in sostituzione di un altro dottore. Momenti di terrore mercoledì scorso per Svetlana Sirbu, 53 anni, originaria della Moldavia, medico di medicina generale di Ciserano dove opera dal 2020 (con in carico 1.400 persone). La scorsa settimana aveva accettato di sostituire un collega a Verdellino nell’ambulatorio in via IV novembre. Qui mercoledì stava finendo il suo turno quando, intorno alle 12.25 (la chiusura era alle 12.30 ) ha sentito qualcuno picchiare contro la vetrata dei locali e urlare: «Esci fuori, so che sei lì».
Dopo aver spiegato cosa era accaduto, avrebbe dovuto recarsi in ospedale per opportuni accertamenti sul suo stato di salute, invece ha deciso di dare la priorità ai pazienti. Così la dottoressa Sirbu si è recata a fare le visite al suo ambulatorio di Ciserano. «Non potevo non farlo – spiega – c’è gente che ha bisogno. Se non li avessi visitati come avrebbero fatto?».
«Io non conoscevo quell’uomo – racconta la dottoressa ricordando quei momenti ancora con spavento – però ho pensato: vado a vedere cosa vuole e o lo ricevo o gli dico di tornare domani». Nel momento, però, in cui ha girato la chiave nella serratura della porta d’ingresso (che tiene chiusa fra un paziente e l’altro per ragioni di sicurezza) l’uomo le si è scagliato addosso: «Ha iniziato subito a colpirmi a mani nude – parla ancora la dottoressa – poi è corso nel locale visite buttando per terra tutto compreso il computer. Infine mi lanciato addosso una sedia con forza che pensavo mi avesse spezzato il braccio. Allora gli ho detto che o la piantava di comportarsi in quel modo o avrei chiamato i carabinieri. A quelle parole è subito fuggito. Tutto si è svolto fra le 12.25 e le 12.30».
Ripresasi dall’aggressione, la dottoressa ha chiamato i carabinieri della tenenza di Zingonia intervenuti in pochi minuti sul posto. Dopo aver spiegato cosa era accaduto, avrebbe dovuto recarsi in ospedale per opportuni accertamenti sul suo stato di salute, invece ha deciso di dare la priorità ai pazienti. Così la dottoressa Sirbu si è recata a fare le visite al suo ambulatorio di Ciserano. «Non potevo non farlo – spiega – c’è gente che ha bisogno. Se non li avessi visitati come avrebbero fatto?».
Solo alle 16 è andata prima al pronto soccorso del Policlinico San Marco di Zingonia dove, oltre a vari ematomi, le è stato diagnosticato un trauma cranico giudicato guaribile in 7 giorni. E, poi, alla caserma della tenenza dei carabinieri di Zingonia dove ha presentato una denuncia contro ignoti, fornendo però dettagli sul suo aggressore («60 anni, italiano») grazie ai quali i militari lo avrebbero già individuato.
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