Dopo lo «stop» del 2020 è tornata l’influenza: casi più che raddoppiati e allerta tra i bambini

Esordio anticipato e circolazione ancora più alta dei livelli pre Covid. Ogni mille bambini fino a 4 anni 22,56 casi, erano 4,51 nel 2019. Sprint per le vaccinazioni antinfluenzali: oltre 52 mila, più di 16 mila erogate dai medici.

La definizione ha un po’ i contorni del burocratese: in Lombardia, «il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sopra la soglia basale». Tradotto in concreto: in questo inizio di stagione, l’influenza e i suoi «cugini» circolano più del passato. Con numeri, in sostanza, che nel pre Covid si osservavano invece verso dicembre: è in quel periodo, mediamente, che la curva dell’influenza superava la «soglia basale» ed entrava nello scenario di «intensità bassa», cioè con una diffusione discreta in attesa del picco di fine gennaio. Il recente anticipo dell’influenza è sottolineato nel primo bollettino di «InfluNet», il rapporto epidemiologico che l’Istituto superiore di Sanità (Iss) dedica a questo virus basandosi sulla rete dei «medici sentinella», cioè i camici bianchi della sanità territoriale scelti per monitorare il fenomeno.

Nella settimana d’esordio tra il 1° e il 7 novembre – in gergo la 44ª settimana dell’anno, la prima di questa «stagione» per cui è stato diffuso il report – i 175 «medici sentinella» della Lombardia hanno segnalato 1.287 casi di influenza (o comunque di sindromi simil-influenzale) su un totale di 236.448 assistiti: corrispondono a 5,44 casi ogni mille assistiti. La stagione influenzale 2020/2021, cioè quella passata, non è un metro di paragone valido: l’incidenza lombarda, secondo gli specifici rapporti della Regione, non ha mai superato i 3 casi ogni mille assistiti, nemmeno nel picco di gennaio. Il confronto va fatto con la stagione 2019/2020, quella del pre Covid: se si prende la stessa settimana, cioè la 44ª del 2019 (periodo 28 ottobre-3 novembre), l’incidenza allora era di 2 casi ogni mille assistiti.

Praticamente, quest’anno l’influenza ha esordito con una circolazione virale più che doppia (172% in più). Ma è scavando nelle classi d’età che si legge una velocità differenziata: nei bambini lombardi fino ai 4 anni, l’incidenza è ora di 22,56 casi ogni mille assistiti contro i 4,51 casi del 2019 (400% in più); nella fascia 5-14 anni l’incidenza è salita a 4,6 casi ogni mille assistiti contro gli 0,69 del 2019 (567% in più); tra i 15-64enni il rimbalzo è stato il più contenuto, perché ora si viaggia a 4,63 casi ogni mille assistiti contro i 2,47 del 2019 (87% in più); tra gli over 65, si contano ora 2,26 casi ogni mille assistiti rispetto all’1,01 del 2019 (124% in più).

«Importante vaccinarsi»

«L’influenza comincia a girare, è utile un richiamo all’importanza di vaccinarsi», rileva Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo. L’influenza è tornata e «non sarà come l’anno scorso», aggiunge Marinoni, perché allora «c’era un uso un po’ più attento delle protezioni individuali, a partire dalla mascherina, che ora stiamo dimenticando. Mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani bloccano il virus dell’influenza molto di più che il Covid». Mirko Tassinari, segretario provinciale della Fimmg, sindacato dei medici di base, è tra l’altro uno dei «medici sentinella»: «Da un paio di settimane sto riscontrando un anticipo dell’influenza o delle sindromi simil-influenzali – conferma Tassinari, medico di base ad Albino –. Di solito la vera ascesa dei casi iniziava sotto Natale: chiaro, i numeri sono ancora contenuti, ma solitamente non vedevamo una importante circolazione del virus nello stesso periodo in cui iniziava la campagna vaccinale».

Boom di co-somministrazioni

La partita vaccinale quest’anno è appunto doppia. «Anche la campagna antinfluenzale è cominciata, i vaccini ci sono e non si segnalano particolari problemi», sintetizza Marinoni.

I numeri segnano un importante sprint: a sabato scorso, secondo i dati dell’assessorato regionale al Welfare, la Bergamasca è salita a 52.516 vaccinazioni antinfluenzali (mercoledì erano circa 34mila: un balzo significativo in pochi giorni), di cui 16.470 erogate dai medici di base; in totale, la Lombardia è arrivata a 630mila somministrazioni. «I vaccini sono stati forniti ai medici di base, ognuno ha un’organizzazione autonoma – spiega Tassinari –: chi negli studi, chi in spazi esterni, chi organizza sedute particolari». È una campagna «multiforme», quella di quest’anno; il canale principale, finora, è stato rappresentato dagli hub vaccinali: insieme alla terza dose dell’anti-Covid, chi rientra nel target dell’antinfluenzale già dal 6 ottobre può richiedere entrambe le iniezioni. «C’è una richiesta molto alta: aderisce alla co-somministrazione circa il 70-80% delle persone a cui la si propone – stima Mario Sorlini, presidente della Iml, cooperativa dei medici di base che gestisce gli hub di Albino, Mapello e Same-Treviglio –. Mi sembra una soluzione utile, importante. I pazienti di questo periodo, che sono soprattutto gli anziani, sono davvero molto ligi e accettano volentieri il consiglio del medico».

Oggi la vaccinazione antinfluenzale può essere prenotata da over 65, «fragili», donne in gravidanza, bambini dai 6 mesi ai 6 anni; dal 19 novembre si apriranno le agende anche per altre categorie a rischio. Lo scorso anno all’antinfluenzale aderirono circa 220mila bergamaschi, l’auspicio è eguagliare o superare questa cifra.

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