Dopo due anni di stop, riecco la Befana dei vigili del fuoco in Pediatria
Treviglio. Venerdì mattina la visita con i volontari del distaccamento. Il comandante Moriggi: «Un’emozione anche per noi rivedere i sorrisi dei bimbi».
Dopo due anni di stop inevitabile e obbligatorio a causa della pandemia che impediva l’ingresso di persone estranee, anche se mosse da intenti positivi, all’interno delle strutture sanitarie, venerdì 6 gennaio si è finalmente riconcretizzata una tradizione che all’ospedale di Treviglio si ripeteva da tanti anni: l’arrivo della Befana nel reparto di Pediatria.
Anzi, precisamente della Befana dei vigili del fuoco del distaccamento dei volontari di Treviglio, che organizzano per l’appunto da tanto tempo questo appuntamento che vede la Befana rallegrare per qualche ora i bambini (e i loro genitori) che sono ricoverati nel reparto di Pediatria, ai quali la Befana ha portato doni e appunto allegria.
«Si tratta di un tradizionale appuntamento organizzato dal nostro distaccamento trevigliese, in collaborazione con l’associazione “Amici dei Pompieri” di Treviglio, con l’associazione Abio, con Cral e con il benestare dell’Asst Bergamo Ovest – sottolinea Amos Moriggi, comandante del distaccamento trevigliese dei pompieri volontari –. La nostra simpaticissima Befana ha portato doni e sorrisi ai piccoli amici ricoverati e al personale sanitario di turno in ospedale. È stato davvero molto bello poter rivedere finalmente i sorrisi dei bambini che, seppure ricoverati, hanno vissuto qualche momento di spensieratezza e di allegria».
Presenti alla «visita» quasi tutti i volontari in servizio al distaccamento di Treviglio dei vigili del fuoco, che hanno raggiunto il piazzale dell’ospedale trevigliese con i loro mezzi e, indossando la tuta di servizio, sono saliti nel reparto assieme alla Befana, accolti dal personale sanitario in servizio e soprattutto dallo stupore dei piccoli ospiti del reparto, rimasti di stucco per la sorpresa e per i doni consegnati anche grazie all’interessamento dell’associazione Abio.
«Dopo due anni in cui siamo stati impossibilitati a organizzare questo evento, è stata anche per noi una grande emozione poter tornare a far sorridere i bambini», conclude ancora Moriggi.
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