Dolore a Romano per Davide Longhi, gli amici: «Pilota serio e appassionato». Sulla pista del Mugello vinse la «200 Miglia»
L’incidente in Toscana Davide Longhi, 35 anni, è morto giovedì dopo uno scontro in moto con un altro pilota sul circuito del Mugello. A Romano, dove gestiva un bar, era conosciutissimo: «Ricorderemo sempre il suo sorriso».
Si sono tamponati all’uscita delle curve Bucine, all’autodromo del Mugello a Scarperia (Firenze), attorno alle 11 durante le prove libere in vista delle gare di Coppa Italia di moto fissate per questo fine settimana. Nell’impatto i due piloti sono rimasti feriti e le loro condizioni sono apparse subito gravissime. Il personale del centro medico del circuito toscano, intervenuto con tre equipaggi, è riuscito a stabilizzarli. Davide Longhi, 35 anni di Romano di Lombardia, è stato trasportato in elicottero al vicino ospedale di Careggi dove alle 15 il suo cuore ha smesso di battere. Ferito in modo grave l’altro pilota, un 39enne della provincia di Varese: ha riportato un politrauma ed è stato trasportato in ambulanza prima all’ospedale di Borgo San Lorenzo e poi trasferito a Careggi dove è ricoverato in prognosi riservata.
Schianto presso i box
Quanto alla dinamica dell’incidente, da quanto ricostruito, entrambi i piloti stavano procedendo su un tratto rettilineo: uno dei due avrebbe rallentato per entrare ai box ed è stato tamponato da quello che sopraggiungeva: lo scontro è stato violentissimo e i due motociclisti sono volati sull’asfalto. Sul circuito sono intervenute in meno di un minuto tre équipe mediche, ognuna con un medico rianimatore e un infermiere, che sono riusciti a stabilizzare le condizioni di entrambi i corridori feriti. In autodromo le attività sono state sospese fino alle 13,30, poi alle 15 è arrivata la tragica notizia della morte di Longhi. La Federazione Motociclistica italiana ha stabilito che l’attività sportiva al Mugello andrà avanti: oggi sono in programma le prove ufficiali e poi le gare che vedono sfidarsi 400 piloti suddivisi in diverse categorie. La Coppa Italia di motociclismo è, dopo il campionato, la prova più importante nell’ambito del motociclismo nazionale.
Davide Longhi era un grande appassionato di motociclismo. Un praticante autentico, ma non solo a livello amatoriale perché partecipava anche a competizioni agonistiche riuscendo anche a salire sul gradino più alto del podio.
Centauro di lungo corso
Longhi dal 2012 gestiva a Romano il bar – sala giochi «La pepita d’oro» che si trova all’inizio di via Indipendenza angolo via Mameli vicino al distributore di benzina in piazza Papa Giovanni. Era scapolo e viveva con i genitori Luigi e Maddalena in via Carso. Longhi era un centauro di lungo corso: la sua passione per la moto e la velocità era cominciata fin da ragazzo, quando aveva cominciato a guidare una moto Kawasaki 600. Mediamente una volta al mese nei fine settimana, il 35enne andava al Mugello o in altri circuiti per allenarsi e partecipare a gare con la moto. Gli amici che si sono ritrovati al bar, chiuso per lutto, lo hanno ricordato come una persona responsabile, soprattutto quando era in sella a una moto. Longhi teneva corsi a Cremona e a Misano Adriatico per insegnare ai ragazzi ad andare correttamente in moto senza inutili rischi. La velocità era la sua passione, ma nei giusti limiti. Faceva parte di un scuderia motociclistica di Pumenengo e anche di altri moto club. Una serie di legami sportivi che si traducevano in trasferte al circuito del Mugello, ma anche a Castrezzato e a Cremona per la passione della moto.
Lutto a Romano
Così lo ricorda nel bar da loro gestito Luciana Magri, socia di Longhi alla «Pepita d’oro»: «Era una persona meravigliosa, solare, generosa, scherzava con tutti. Quando ho saputo oggi la notizia da un’amica mi è crollato il mondo addosso. Posso dire di averlo conosciuto bene: tra noi c’era stata anche una relazione durata alcuni anni».
Al momento non si sa ancora quando la salma potrà tornare a Romano per i funerali. I parenti a cominciare dal papà Luigi sono partiti subito per la Toscana. A Romano la notizia della sua scomparsa si è diffusa velocemente e anche sui social ci sono numerosi messaggi di condoglianze. La famiglia di Davide Longhi è molto conosciuta e stimata in città. Il padre Luigi è stato a lungo dipendente dell’ospedale locale e del distretto territoriale dell’Asl. La sorella Chiara è la coordinatrice della Caritas inter parrocchiale ed è consigliere comunale.
«Un ragazzo solare»
Gli amici e i conoscenti al suo bar in via Indipendenza, a Romano, fanno fatica a parlare dell’improvvisa scomparsa di Davide Longhi. Si fa forza Natale Maffi, benzinaio a pochi passi dal bar «La Pepita d’oro» e dice: «Era una persona solare, come me appassionato di moto e per questo ne parlavamo spesso insieme. È una tragedia, una di quelle cose di cui non ti fai una ragione. Davide era un corridore serio, aveva vinto delle gare e bisognerà capire che cosa è successo sulla pista del Mugello». La Coppa Italia di motociclismo in programma oggi, domani e domenica al circuito toscano del Mugello prevede gare per diverse categorie di moto come le 600 o le 1000 e per amatori e piloti più esperti. È un appuntamento atteso dagli appassionati del settore. Davide Longhi nel 2014, proprio sulla pista che gli è stata fatale, aveva vinto la «200 miglia del Mugello» mostrando tutta la professionalità e la maturità di un autentico corridore motociclista. A Romano ci sono diversi appassionati di motociclismo, ma Longhi non era uno che si metteva in mostra. Partiva nei weekend e faceva le corse con la sua inseparabile Kawasaki 1000.
«Ci mancherà tantissimo»
Giovanni Cassia, appassionato di moto e organizzatore di un moto raduno amatoriale annuale per ricordare un amico morto in un incidente, dice: «Ho sicuramente incontrato Davide, ma non sapevo che avesse questa passione per le moto da corsa agonistica». Nel bar «La Pepita d’oro» è collocata un collage di foto che ritraggono Davide Longhi sul podio di una delle sue vittorie, sulla moto e una con la faccia da ragazzino felice dopo una corsa. Dicono gli amici: «Di lui vogliamo conservare questa immagine in uno dei suoi momenti felici, ma ci mancherà tantissimo». Romano perde uno sportivo e il motociclismo un corridore animato da una autentica passione.
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