Disperso nell’Adda, nuove ricerche: in campo sommozzatori e telecamere subacquee
TREZZO. Si cerca ancora Claudio Togni, il tecnico di 59 anni di Paladina che venerdì 28 giugno è caduto nel fiume mentre era impegnato a chiudere la diga di sbarramento di Concesa di Trezzo sull’Adda.
Terzo giorno di ricerche nell’Adda per trovare Claudio Togni, il tecnico di 59 anni di Paladina caduto venerdì mattina, 28 giugno, nel fiume mentre era impegnato a chiudere la diga di sbarramento di Concesa di Trezzo sull’Adda (Milano) di proprietà dell’azienda Italgen di Villa di Serio. Da allora risulta disperso. Le correnti rendono complicate le operazioni in acqua.
Domenica mattina, 30 giugno, i sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano si sono immersi nel fiume in prossimità delle rive, mentre i sommozzatori volontari di Treviglio sono scesi in campo con telecamere subacquee.
Tecnico esperto
Togni lavora per la Italgen da 34 anni e, a quanto si apprende da personale interno all’azienda, è un lavoratore molto esperto, «forse il più esperto» dei 65 dipendenti. L’operazione che stava svolgendo al momento dell’incidente «l’aveva svolta centinaia di volte», con tutti i dispositivi di protezione addosso. A Paladina vive nella casa in cui è cresciuto nella frazione delle Ghiaie, insieme alla moglie e ai due figli.
Sabato 29 giugno, secondo giorno di ricerche, ha giocato a sfavore la portata d’acqua del fiume, che era di circa 245 metri cubi al secondo. Impossibile in queste condizioni immergersi per controllare il tratto di fiume sotto la diga dove Togni è caduto. I vigili del fuoco di Milano sono rimasti a Concesa dalle 10 alle 18 e nel piazzale del santuario della località hanno installato la Unità di crisi locale. L’elicottero dei vigili del fuoco di Malpensa ha sorvolato il fiume con a bordo i sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano pronti a intervenire in caso di qualche avvistamento. Per un controllo dell’Adda dall’alto sono intervenuti anche gli uomini della protezione civile di Trezzo muniti di droni con telecamera termica.
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