Dalmine, svincolo dell’A4 alle battute finali: obiettivo Natale

I LAVORI. Un nodo critico per la Bergamasca, in uno dei contesti a più alta densità industriale in Europa e con il traffico in costante aumento: il cantiere chiuderà prima delle festività.

Pietro Giudici

Sono settimane calde per la viabilità dalminese (e provinciale). Tra circa un mese – la previsione è qualche giorno prima di Natale – saranno infatti ultimati i lavori di adeguamento del nuovo svincolo dell’autostrada A4. Un nodo critico per la Bergamasca, in uno dei contesti a più alta densità industriale in Europa e con il traffico in costante aumento. Con il nuovo casello, risulteranno rivoluzionati i flussi di percorrenza: nel momento in cui sarà aperto, infatti, per entrare in autostrada non sarà più necessario passare per la rotonda della statale, quasi sempre congestionata. Gli automobilisti potranno proseguire verso la tangenziale, fino al rondò delle Due Torri, dove è stata realizzata la nuova rampa di accesso con il cavalcavia sopra l’A4 (varato a inizio settembre), e raggiungere da qui il casello. I lavori, finanziati con un investimento complessivo di circa 25 milioni di euro, sono iniziati nel giugno del 2023 e ormai sono alle battute finali.

Addio alle lunghe code sull’ex 525

Un’opera fondamentale, certamente per tutta la Bergamasca, ma anche per l’ammodernamento della viabilità del Comune di Dalmine, che la attende da oltre vent’anni. Il sindaco di allora, Antonio Bramani (1995-1999), era il padre dell’attuale primo cittadino dalminese, Francesco Bramani, che ha sempre sottolineato l’«importanza fondamentale» del nuovo svincolo per la viabilità locale. Le code in entrata e in uscita al casello, infatti, finiscono per formare lunghe code sul tratto di ex 525 (ora via Provinciale) che attraversa il Comune di Dalmine. Si tratta di una direttrice su cui l’amministrazione è intervenuta parecchio negli ultimi anni, con nuove rotonde (l’ultima quella all’incrocio con via Guzzanica e via Tre Venezie) e l’allargamento della carreggiata in direzione dell’autostrada, per cercare di fluidificare il traffico. Ora, con il casello ormai in vista, i flussi di traffico diversificati dovrebbero da una parte accorciare i tempi di percorrenza e, dall’altra, evitare (o diminuire al minimo) le interferenze con la viabilità ordinaria.

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