Dalla zuppa alle salsicce abusive
Maxi sequestro a Caravaggio
Uova sode, ciccioli fritti, zuppa, pannocchie, salsicce di maiale (per quanto dichiarato), carne cruda, ravioli con salsa nera. È parte di quanto la polizia locale di Caravaggio ha sequestrato lunedì.
Il sequestro nel parcheggio del santuario di Santa Maria del fonte, a dei venditori abusivi filippini intenzionati a vendere i loro prodotti in cattivo stato di conservazione e non tracciati ai loro numerosi connazionali che, nei giorni di festa, sono soliti andare in pellegrinaggio all’importante santuario mariano. «La vendita abusiva di alimentari nel parcheggio del complesso religioso - commenta il sindaco Claudio Bolandrini - è un problema che stiamo combattendo da tempo e continueremo a farlo. Si tratta di una questione seria dal momento che vengono violate le basilari regole del commercio ma soprattutto perché si rischia di causare danno alla salute umana».
Per evitare che fuggissero alla vista della divisa, gli agenti si sono presentati in borghese di fronte ai venditori: si trattava di un uomo e una donna, oltre a una minore la cui famiglia era in quel momento in visita al santuario. Era davvero voluminosa la quantità di merce che avevano intenzione di vendere: 23 confezioni di salsicce di maiale, 16 pacchetti di carne, 30 confezioni di pannocchie, 100 spiedini fritti dolci, un centinaio di uova sode, confezioni di pasta, 9 vaschette di ravioli ricoperti di salsa nera, alcuni sacchi contenenti ciccioli fritti, panzerotti, 6 vaschette con dolci a base di manioca, 2 vaschette di zuppa già pronta.
Per tutto ciò la polizia locale ha contestato ai filippini il reato di cattiva conservazione degli alimenti, per il quale rischiano una contravvenzione fino a 2.800 euro, oltre ad elevare nei loro confronti una multa di 1.500 euro per mancata tracciabilità degli alimenti e una di 3.000 euro per vendita senza licenza.
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