Dal circo di Moira a 80enne senza un tetto: «Ora il sogno è trovare una casa»

La sua è stata una vita avventurosa, al seguito del Circo di Moira Orfei, del quale curava la comunicazione. Ora non ha neanche una casa.

«Nel ’79 - ricorda Stefano Sgobba, 80 anni-, quand’eravamo in tournée in Iran, gli ayatollah presero il potere cacciando lo Scià. Volevano bruciarci tutto perché le trapeziste erano troppo scosciate. La polizia ci comunicò che non era più in grado di tutelarci. Eravamo in 600 persone. L’ambasciata italiana ci fornì un nastro registrato in lingua locale in cui una voce si ripeteva: “Attenzione, fili dell’alta tensione” e noi tirammo dei fili d’acciaio, non elettrificati, a mo’ di recinto, con i nostri altoparlanti che diffondevano il messaggio 24 ore su 24. Non potevamo uscire e per non morire di fame fummo costretti a macellare due cavalli di uno show».

Ora le disavventure di questo signore sono meno epiche. È rimasto senza un tetto, pur percependo una pensione di 650 euro. Ha preso la residenza a Bergamo nel 2019 dopo aver vissuto anche a Torino da dove se n’è andato dopo la morte della moglie. Il 15 marzo trova alloggio in un appartamento di via Divisione Julia affitatogli da una brasiliana: 350 euro al mese. Ma quando - sostiene lui - chiede ricevute per poter accedere a possibili contributi pubblici per gli affitti, cominciano i problemi. Riesce a reperire una stanza da un’altra brasiliana a Osio Sopra. Anche qui per 350 euro. «Ma poi ha cominciato con ulteriori richieste di denaro - racconta -: 100 euro di qua, 100 di là. E 500 per prolungare la permanenza fino a settembre. Somme che ho versato in anticipo. Poi ha chiesto 250 euro per le pulizie e lì mi sono rifiutato. Alla fine ha cambiato serratura e a metà agosto mi sono ritrovato in strada senza vestiti , effetti personali e medicine, io che sono cardiopatico».

Gira solo con una valigetta per i documenti, ha dormito due notti per strada, una al patronato San Vincenzo e ora ha trovato temporanea sistemazione in un b&b di Ponteranica. Lunedì avrà un incontro con Caritas e servizi sociali cui ha chiesto aiuto. «Vorrei un tetto, vorrei tornare a essere una persona umana: ora sono talmente avvilito che sono arrivato a sentirmi come un animale». Stefano cerca urgentemente casa: «Mi accontento di un monolocale, anche di una stanza. Sono disposto a pagare fino a 350 euro al mese. Chi può aiutarmi mi chiami al 349 5001509».

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