Cumuli di rifiuti e ufficio dormitorio: maxi multa a Martinengo
I CONTROLLI. La Polizia locale in un capannone e una palazzina. Sanzione da 4mila euro. Pizzicati due venditori di accendini: a loro 3mila euro.
Quattromila euro di multa sono stati comminati ad una ditta artigianale di Martinengo per una serie di violazioni accertate in un capannone e in una palazzina nella zona industriale di Romano. Gli agenti del distretto della Polizia locale della Bassa orientale sono intervenuti dopo alcune segnalazioni di andirivieni continuo di stranieri in un capannone dove erano stati accatastati cumuli di rifiuti non regolarmente smaltiti.
Nell’ispezione avvenuta nei giorni scorsi hanno poi controllato una vicina palazzina dove hanno identificato 11 persone, tutte straniere, ma regolari in Italia. Gli agenti hanno verificato che un piccolo spazio con destinazione d’uso ad ufficio era stato trasformato abusivamente in alloggio per tre immigrati che pagavano 250 euro al mese ciascuno di affitto in nero.
I richiedenti asilo
Durante i controlli sono arrivati sul posto anche due richiedenti asilo attualmente ospitati nell’ex hotel «La Rocca» di Romano e che hanno motivato la loro presenza con alcuni lavoretti da fare per conto della ditta proprietaria dell’immobile, a loro dire.
La ditta ha ricevuto sanzioni per quattromila euro per violazioni varie oltre alle segnalazioni all’Ats e agli uffici finanziari competenti per accertare eventuali evasioni e inosservanze regolamentari. Altri due richiedenti asilo ospiti dell’ex hotel «La Rocca» sono stati poi trovati nel sottopasso della stazione di Romano come venditori abusivi di merce presa in carico a Milano: accendini, collanine e altre chincaglierie che sono state sequestrate. I due, del Burkina Faso, sono stati multati per tremila euro, per violazione delle normative in materia di commercio.
Ricovero per cani
Altro intervento è stato effettuato nei giorni scorsi per ispezionare un asilo per cani che si trova nella zona sud della città, per cui erano arrivate segnalazioni e proteste per il continuo abbaiare degli animali. Al momento dell’ispezione sono stati trovati 14 cani di cui alcuni di proprietà del titolare dello spazio, di fatto abusivo perché senza le prescritte autorizzazioni per poter esercitare l’attività. E non nelle condizioni previste dalla normativa per gli spazi che devono ospitare questi animali.
È intervenuto il servizio di veterinaria dell’Ats che verificata la mancanza dei requisiti ha disposto la sospensione dell’attività dell’asilo con la restituzione dei cani ai proprietari e impartendo una serie di prescrizioni per la messa a norma della struttura. Condizione questa indispensabile per poter riprendere l’attività.
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