Crescono i pazienti critici a Bergamo
Covid, allerta al «Papa Giovanni»

Sono 769 i ricoverati Covid negli ospedali bergamaschi, altri 19 in un giorno. Si è a quota 87 posti letto occupati nelle Terapie intensive e 44 pazienti critici sono ricoverati all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, che ha fissato un limite: 52 posti in Rianimazione, non oltre, altrimenti l’attività va in crisi.

La conferma arriva direttamente dal direttore sanitario del «Papa Giovanni», Fabio Pezzoli, che interpellato lunedì 22 marzo sulla riorganizzazione in corso ha invitato ad essere prudenti: «Abbiamo messo a disposizione 183 posti letto Covid, di questi 152 sono occupati, e altri 44 occupati in Terapia intensiva. Al pronto soccorso oggi (lunedì 22 per chi legge, ndr) avevamo altri 4 pazienti in attesa di valutazione. Un dato è certo: non arriveremo oltre i 52 posti Covid in Terapia intensiva, altrimenti chiudiamo l’ospedale. Già 44 è un numero importante, sono più della metà dei posti complessivi che abbiamo».

« Siamo un ospedale grande, dobbiamo continuare a garantire tutto il resto. C’è la patologia oncologica che non si può procrastinare, siamo hub per le patologie tempo dipendenti (infarto, ictus) e mi auguro che la curva epidemica continui a stabilizzarsi e scendere, altrimenti siamo messi male. Ricoveriamo molti pazienti ordinari, ma il numero in Terapia intensiva inizia a essere importante. Arrivare a 52 pazienti in Rianimazione vuol dire ridurre ulteriormente l’attività. In questi giorni abbiamo già ridotto, lavoriamo in sala operatoria intorno al 55%, siamo alla metà dell’attività. La gente si lamenta e noi ci mettiamo la faccia. Sono già saltati alcuni interventi di chirurgia plastica e di altra natura» spiega Pezzoli.

Sulla provenienza dei pazienti, Pezzoli ribadisce: «Un terzo sono bergamaschi e due terzi arrivano da altre province lombarde, soprattutto dal Bresciano. Due ricoverati di oggi (lunedì per chi legge, ndr) provenienti da Brescia sono finiti in Terapia intensiva. Ripeto: bisogna essere attenti a preservare i giusti equilibri del sistema con i numeri, ai fini della sostenibilità». E, a proposito di numeri, ieri nella Bergamasca si è registrato un incremento tra le 10 e le 20 unità Covid, per il quarto giorno consecutivo. Nel territorio regionale l’aumento degli ospedalizzati resta progressivo: altri 26 ricoverati nei reparti ordinari di medicina (sono 6.952 i pazienti) e 16 pazienti in più nelle Terapie intensive (sono 822 i posti letto occupati).

Da segnalare anche il dato dei pazienti dimessi dagli ospedali lombardi e dei guariti in 24 ore: 9.240 persone in più. Al «Papa Giovanni» ieri erano 196 i ricoverati Covid (6 in più). Nei plessi dell’Asst Bergamo Est sono 150 i degenti (uno in meno in un giorno): 47 a Seriate (di cui 8 in Terapia intensiva), 29 ad Alzano, 24 a Piario, 28 a Lovere e 22 a Gazzaniga. Negli ospedali dell’Asst Bergamo Ovest sono 172 i pazienti Covid ricoverati (6 in più): 104 nel plesso di Treviglio (di cui 15 in Terapia intensiva, uno in meno) e 68 in quello di Romano di Lombardia. Nel Policlinico di Ponte San Pietro sono 111 i ricoverati Covid (uno in più), di cui 5 in Terapia intensiva (uno in più), e 3 pazienti Covid in Terapia intensiva nel Policlinico San Marco (uno in meno).

All’Humanitas Gavazzeni lunedì erano ricoverati 61 pazienti Covid (uno in più): 49 degenti ordinari e 12 in Terapia intensiva. All’Istituto Palazzolo sono 47 i ricoverati Covid (5 in più). L’Istituto clinico Quarenghi di San Pellegrino ieri ospitava 11 pazienti Covid (2 in meno). La Casa di cura San Francesco ospita 18 pazienti Covid (4 in più). Sono stati attivati 7 nuovi posti letto Covid su un nuovo modulo da 19 posti complessivi. Martedì 22 marzo arriveranno 2 pazienti dalla centrale operativa regionale.

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