Covo, cordoglio per l’ex parroco don Sergio Maffioli. Martedì i funerali a Vailate

Si celebrano martedì 3 gennaio alle 10, nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Vailate, i funerali di don Sergio Maffioli, l’ex parroco di Covo morto nel primo pomeriggio di sabato a 82 anni presso la Rsa della Fondazione Ospedale Caimi Onlus delle quale era ospite dal 2019. Nato a Vailate, ordinato prete il 26 giugno 1965 nella cattedrale di Cremona, don Sergio aveva iniziato il proprio ministero come vicario parrocchiale a Rivolta d’Adda, dove è rimasto fino al 1990 quando è stato nominato parroco di Scandolara Ravara, nel Cremonese, e, dal 1992, anche amministratore parrocchiale di Castelponzone, sempre nel Cremonese.

Nel 2000 il trasferimento a Covo, dove è rimasto fino al 2016 quando ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti d’età rimanendo come sacerdote residente fino al 2019, anno in cui, per l’aggravarsi delle sue condizioni era tornato a Vailate presso la Fondazione Ospedale Caimi. La scomparsa di don Sergio ha suscitato grande commozione sia a Rivolta d’Adda, dove in oratorio ha cresciuto generazioni di ragazzi, sia a Covo il cui sindaco, Andrea Capelletti, lo ricorda così: «Don Sergio è stato il nostro parroco per quindici anni, nei quali che ha tanto dato alla nostra comunità e a me personalmente nel periodo dell’adolescenza e della mia crescita personale. Ci ha lasciato nello stesso giorno del papa emerito Benedetto XVI, quasi a volerlo accompagnare. Insieme alla giunta ed ai consiglieri comunali ci stringiamo ai familiari di don Sergio e ci uniamo al dolore della comunità tutta di Covo». Anche il gruppo Alpini non ha mancato di esprimere il proprio cordoglio. «Don Sergio è andato avanti –scrive Basilio Probo sulla pagina Facebook del gruppo –. Esprimiamo sincero cordoglio e ci uniamo al lutto della famiglia ricordandolo come il parroco che il 15 ottobre 2000 tenne a battesimo la costituzione del nostro gruppo benedicendone il gagliardetto». Così l’Ospedale Caimi: «Quella di don Sergio nella nostra Fondazione è stata una presenza delicata e silenziosa, dolce compagno nella sofferenza di tanti altri ospiti».