Covid, i casi comune per comune
Con la zona gialla balzo dei contagi
Tra il 3 e il 9 febbraio +758 casi, media giornaliera di 108, contro i +534 casi nella settimana precedente. Ecco il report settimanale di Ats Bergamo con in allegato la tabella dei contagi Comune per Comune.
Le maggiori libertà concesse dalla zona gialla, sommate ai casi sempre più numerosi di varianti (prima fra tutte quella inglese) del virus.
Nella Bergamasca la curva torna a crescere e potrebbero essere proprio i primi focolai di variante inglese - come quello che si è acceso a Trescore, con 11 casi - così come le restrizioni decisamente più morbide della zona gialla a far schizzare i numeri dei nuovi contagi. Ats Bergamo conferma che «nei giorni scorsi a Trescore è stato individuato un focolaio famigliare di positività al Coronavirus con caso indice con variante inglese. Tutti i contatti stretti, ma non solo, anche quelli a basso rischio, sono stati già individuati e isolati dal Dips di Ats Bergamo. Sono stati effettuati i tamponi secondo il protocollo previsto dal Ministero della Salute per le varianti al Covid. L’Agenzia di Tutela della Salute comunica che le classi frequentate dai ragazzi appartenenti al nucleo famigliare sono già state isolate. Essendo la variante inglese caratterizzata da una maggiore infettività rispetto al Covid normale soprattutto tra gli adolescenti, Ats Bergamo in accordo con Regione Lombardia sta programmando di effettuare tamponi rapidi anche alle altri classi delle scuole coinvolte».
Clicca l’allegato Excel in fondo all’articolo per leggere i dati Comune per Comune.
Poi, i numeri dei paesi: fra il 3 e il 9 febbraio + 758 casi con una media giornaliera di 108 contagi al dì, contro i + 534 casi e la media di 76 tamponi positivi al giorno registrati nella settimana precedente (fra il 27 gennaio e il 2 febbraio).
La virata all’insù, netta, del virus arriva dopo un trend ad altalena: la curva sul territorio bergamasco ha iniziato a riprendere quota nel periodo festivo, per poi stabilizzarsi nel mese di gennaio. Questi i dati delle ultime settimane: 27 gennaio-2 febbraio + 534 casi, 20-26 gennaio + 534 (stesso identico dato) e 13-19 gennaio + 537. Adesso, invece, si torna a salire, con un’incidenza settimanale pari a 66 casi ogni centomila abitanti, contro i 46 accertati fra il 27 gennaio e il 2 febbraio. E se l’incremento appare diffuso a macchia d’olio su tutta la provincia, le aree maggiormente sotto pressione - spiegano da Ats - sono quelle confinanti con la provincia di Brescia, da settimane fra le zone più colpite di tutta la Lombardia, e con il distretto di Bergamo Ovest.
Venendo all’analisi comunale, la località che registra un’incidenza maggiore questa settimana è Arcene, che cresce al ritmo di 5,1 casi ogni mille abitanti, con 25 nuovi contagi in sette giorni (la settimana precedente, 27 gennaio-2 febbraio, erano fermi a 2). Seguono Pognano con un’incidenza pari a 4.9 casi ogni mille abitanti e otto tamponi positivi, e Cortenuova con un’incidenza di 3,3 contagi e 6 nuovi casi. Subito dopo, Calcio: fra il 3 e il 9 febbraio il Comune cresce di 18 casi (la settimana prima erano 5), con un’incidenza pari a 3,3 tamponi positivi ogni 1.000 abitanti. Ma è anche guardando ai dati assoluti, senza cioè considerare l’incidenza sulla popolazione, che si capisce come i contagi stiano crescendo in maniera netta rispetto ai giorni precedenti.
Il Comune con la variazione più alta settimanale è, come sempre, Bergamo: che cresce di 87 casi, contro i 55 dei sette giorni precedenti. Subito dopo Arcene, che come detto sale con +25 tamponi positivi, Verdellino, che registra 23 casi in 7 giorni rinforzando nettamente la crescita sulla settimana precedente (quando i casi erano fermi a 15), Treviglio con + 21 (contro i 17 del 27 gennaio-2 febbraio) e Trescore. Il Comune della Val Cavallina accerta ben 20 casi: un dato letteralmente schizzato all’insù, se si considera che nei sette giorni precedenti i contagi erano stati solo due.
E se sono circa 150 i contagiati in Lombardia con la variante inglese del Covid, anche nella Bergamasca si è insinuato infatti il focolaio di Trescore, con 11 casi: la conferma arriva direttamente dall’assessorato regionale al Welfare, i cui numeri riflettono in sostanza le legittime preoccupazioni dei giorni scorsi: la varianti che circolano in Lombardia sono in crescita e si sono insediate anche nella nostra provincia, con un radicamento particolare della mutazione inglese in una porzione di territorio - quello di Trescore - in cui nella settimana dal 3 al 9 febbraio sono stati rintracciati 20 nuovi casi complessivi di Covid (+18 rispetto alla settimana precedente, dati Ats Bergamo). «La direzione generale del Welfare – sottolineano dall’assessorato che fa capo a Letizia Moratti – ha inviato oggi una circolare in attuazione a quella del Ministero della Salute».
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