Cortenuova e la «tassa dimenticata»: ora ritorna e con gli arretrati

Imposte. Il Comune per 25 anni non ha chiesto nulla ai proprietari di passi carrabili, ma il tributo non era stato abolito. L’amministrazione corre ai ripari.

Arriveranno a breve in tutte le case a Cortenuova i bollettini per il pagamento della cosiddetta «tassa dimenticata» ossia quella sui passi carrabili che il Comune si era dimenticato di far pagare per 25 anni. Si era però anche scordato di abolirla. E così, venuta a galla la cosa, l’Amministrazione comunale non ha potuto far altro (pena il rischio di vedersi imputare un danno erariale a cui verrebbero chiamati a rispondere in solido gli stessi amministratori) che decidere di farla pagare ai cortenuovesi. Non solo per quanto riguarda l’anno in corso, ma anche dei precedenti cinque anni ossia dal 2017 al 2021 (di più, dice la legge, non si può andare indietro).

Dati e bollettini

Prima, però, è stata incaricata un’azienda per effettuare le misurazioni e le foto di tutti i passi carrabili in paese, così l’ammontare della tassa si baserà su uno stato di fatto aggiornato. Questo compito è stato ora assolto e, quindi, sulla base appunto dei dati raccolti inizieranno ad essere emessi i bollettini da pagare. In media la cifra da saldare per ogni famiglia dovrebbe aggirarsi intorno ai 35-40 euro per ogni annualità. Verrà però richiesto il pagamento di tutta la cifra complessiva, che dovrebbe quindi essere compresa fra i 200-240 euro. «Sarà ovviamente consentito il pagamento rateale – afferma il sindaco Gianmario Gatta – ed abbiamo già concordato che la società incaricata aprirà in municipio uno sportello a cui potranno rivolgersi tutti coloro che vorranno richiedere informazioni o chiarimenti sui conteggi che riceveranno e in merito ai quali potrebbero nutrire qualche dubbio».

L’impegno per il futuro

Con la «tassa dimenticata» è stato calcolato che il Comune dovrebbe arrivare a incassare (dando ovviamente per scontato che tutti paghino il bollettino che riceveranno) circa 100mila euro. Dal prossimo anno non si dovrà invece pagare più nulla. L’Amministrazione comunale, infatti, ha già preso l’impegno di abolirla: «Assolutamente, questa volta non ce lo dimenticheremo – sostiene il primo cittadino – procederemo con l’abolizione entro la fine dell’anno, prima dell’approvazione del bilancio di previsione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA