Contro i rincari di energia e materie prime, l’alleanza «dolce» dei pasticcieri
Dalmine. Alla festa degli artigiani il punto sui problemi crescenti per i costi di gestione e i prodotti. Si guarda alle festività e all’intesa con Brescia per le Capitali della Cultura 2023.
Conto più salato per i dolci artigianali prodotti dalle pasticcerie della nostra provincia, a causa dei rincari di materie prime ed energia. La 43esima Festa del Pasticcere, organizzata dal Capab, il Consorzio Artigiani Pasticcieri Bergamaschi, ha messo di nuovo in luce le problematiche del settore, falcidiato dai rincari. L’associazione, che raggruppa più di 70 imprenditori, tiene la barra a dritta e punta a fare rete con sinergie che portino a rendere meno difficoltoso il momento attuale. Se da un lato preoccupano le spese, dall’altro si pensa già alle festività e il dolce della Capitale 2023, in collaborazione con i cugini bresciani. Dopo la Messa, celebrata nella chiesa Santa Maria di Sforzatica, il gruppo si è spostato al Bobadilla di Dalmine, location scelta dal Capab, per un momento di festa, ma anche di confronto tra colleghi. L’attenzione è caduta sull’importo delle bollette: la maggior parte degli operatori si è visto recapitare un conto moltiplicato negli ultimi mesi. Per qualcuno l’ultimo addebito è stato un vero salasso, con cifre quintuplicate rispetto ad un anno fa. A pesare non sono solo i costi dell’energia elettrica, ma anche il metano e le materie prime, dalla farina al latte, dal burro alle uova, e più in generale tutti gli ingredienti necessari e indispensabili per confezionare torte e pasticcini.
Bollette e materie prime
«Ritrovarsi a pagare bollette cinque volte superiori rischia di mettere in ginocchio molti consorziati – commenta Andrea Bonati, presidente del Consorzio Artigiani Pasticcieri Bergamaschi -. Durante la nostra festa ci siamo confrontati sui costi imprevisti che ci ritroviamo in bilancio. Siamo un gruppo molto unito e negli ultimi anni abbiamo registrato un forte incremento delle adesioni, che oggi ci permette di cercare economie di scala per risparmiare sulle forniture. Grazie a Confartigianato e ad altre proposte sul mercato libero stiamo monitorando la situazione limitando i danni, che comunque risultano molto pesanti. Siamo il consorzio di pasticcieri più antico e più numeroso in Europa, di conseguenza non possiamo permetterci di mollare. In attesa di interventi del governo, ci siamo attivati anche per l’acquisto di materie prime: compriamo insieme farina, burro, cioccolato e tutto ciò che serve ad una pasticceria, in modo da ottenere uno sconto e abbattere l’impatto dei rincari. Inoltre siamo vicini ai nostri consorziati assistendoli e segnalando ogni tipo di agevolazione che viene messa a disposizione delle aziende, in modo che non sfuggano importanti opportunità di risparmio».
Il progetto «Capitale»
«Ci aspettano altre sfide importanti – conclude il presidente del Capab, Andrea Bonati, affiancato dal vicepresidente Paolo Massimo Targa e dai consiglieri Simone Devasini, Daniele Mazzoleni e Livio Ravasio -. Tutti noi stiamo già pensando al periodo di Natale, dove i nostri dolci non possono certo mancare. Senza dimenticare che da gennaio Bergamo è Capitale Italiana della Cultura insieme a Brescia: quale occasione migliore per pensare ad una nuova creazione che rappresenti le due provincie?». All’appuntamento era presente anche Luigi Groli, presidente del consorzio pasticcieri bresciani, che con i bergamaschi stanno progettando un dolce speciale per celebrare l’importante riconoscimento.
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