Cologno, presepe con pezzi di recupero
Nel cortile Boschi ingegno e magia - Foto
È il presepio del cortile Boschi di via San Martino, a Cologno al Serio, realizzato da una giovane coppia di trentenni, Andrea Zappella, «il braccio», e Luisa Ganzerla, «la mente», genitori dei piccoli Daniele e Cristina, di sette e tre anni.
I grandi presepi meccanici artigianali, che riproducono fedelmente i dettagli di edifici, attrezzi, mestieri e paesaggi, affascinano da sempre adulti e bambini. E le chiese, le piazze e le mostre che li espongono, in questo periodo vengono presi d’assalto. Anche nel centro storico di Cologno da sette anni ce n’è uno molto originale, interamente fatto a mano e ricco di dettagli animati, che viene visitato ininterrottamente da persone provenienti anche da fuori provincia, e la cui peculiarità è di trovarsi in un cortile privato, eccezionalmente aperto al pubblico.
È il presepio del cortile Boschi di via San Martino, realizzato da una giovane coppia di trentenni, Andrea Zappella, «il braccio», e Luisa Ganzerla, «la mente», genitori dei piccoli Daniele e Cristina, di sette e tre anni. Disposto su due livelli sotto i vecchi portici della cascina, il presepe è completamente automatizzato, con fiumi, mulini ad acqua e a vento, statuine di persone intente al lavoro o a dondolare sull’amaca, il tutto mosso da motorini e pompe recuperati da vecchie lavatrici, forni a microonde, catene di biciclette trovati alla piazzola ecologica. E ogni anno si arricchisce: per questo Natale, Andrea ha realizzato un aratro trainato da buoi in movimento. Ma è possibile trovare anche la riproduzione in miniatura del torchio ligneo custodito nel castello di Pagazzano. Oltre al presepe, aperto fino all’Epifania, Andrea e Luisa organizzano una serie di eventi gratuiti rivolti ai bambini e a tutta la comunità: il 6 gennaio, per esempio ci sarà una sfilata per le vie del paese con i Re magi, zampognari, pastori, pecore e asini, e le «storie di stalla» raccontate dalla scrittrice colognese Paola Raffaini. Non manca, poi, la beneficenza: le offerte vengono infatti devolute all’associazione di genitori Pervinca, che si occupa dell’inserimento di ragazzi disabili, ed è anche possibile lasciare in una gerla dei croccantini per sostenere la colonia felina di Cologno. La sera della fiaccolata in ricordo di Zina Solonari, la giovane mamma vittima di femminicidio, sono stati raccolti fondi per il Centro antiviolenza, davanti a un presepio realizzato appositamente per l’occasione all’interno di una vecchia tivù, con piccole scarpette rosse accanto alla Natività.
«Tutto è nato con la nascita di Daniele – racconta Luisa – quando abbiamo pensato di realizzare un piccolo presepio, scoprendo per la prima volta di avere questa passione in comune. La scintilla è arrivata quando per caso abbiamo rinvenuto in una vecchia scatola abbandonata in soffitta la capanna della Natività costruita negli Anni ’50 da nonno Giacomo, che pensavamo fosse andata perduta». Andrea, che di professione è meccanico di trattori, ha così cominciato a creare i primi movimenti, e nel giro di tre anni il presepio è diventato enorme, sempre più curato nei dettagli e nella meccanizzazione. «Appena propongo un’idea per un movimento o per un nuovo edificio – continua Luisa – Andrea comincia subito a sperimentare, alzandosi pure di notte per fare i progetti. La grande soddisfazione è stata vedere che le persone, soprattutto i bambini, restavano entusiasti vedendo il presepe dall’ingresso del cortile, così abbiamo deciso di aprirlo a tutti e ogni anno è un bellissimo viavai continuo. Perché il nostro unico obiettivo è mantenere vive le nostre tradizioni ed è con questo spirito che ogni anno, passate le feste, cominciamo già a pensare alle innovazioni da portare l’anno seguente».
«Anche il nostro primogenito Daniele – aggiunge Andrea – si sta appassionando al presepio e quest’anno mi ha dato una mano nell’allestimento: è stato bravissimo! Chissà se tra qualche anno sarà proprio lui a portare avanti la tradizione». C’è anche un presepe costruito in una botte di vino a 500 litri, fedele riproduzione del cortile Boschi com’era negli Anni ’50 («Ci siamo fatti aiutare da alcune vecchie foto in bianco e nero e dai ricordi di mia mamma e mio cugino» spiega Luisa) e uno costruito nella vecchia macchina da cucire della nonna di Andrea, Natalina, dedicato a tutti i nonni. Per conoscere tutte le iniziative è attiva anche la pagina Facebook «Il presepio del cortile Boschi».
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