Cologno e Hnivan’: un patto di collaborazione oltre la guerra
Solidarietà. La sindaca Drago e il collega ucraino sigleranno un accordo per lo scambio e la collaborazione in campo sociale, culturale ed economico.
Nasce un patto di collaborazione tra il comune di Cologno al Serio e la cittadina ucraina di Hnivan’ (13mila abitanti), a 290 chilometri da Kiev, per realizzare scambi e progetti comuni in ambito scolastico, turistico, culturale, economico, sociale e amministrativo.Sabato 15 ottobre, alle 9, alla presenza degli amministratori ucraini collegati in videoconferenza, il Consiglio comunale approverà l’accordo di collaborazione sottoscritto dai due sindaci, Chiara Drago e Volodymyr Kuleshov.
Aiuti umanitari e cooperazione
Nel documento, che si apre con la condanna alla guerra «aggressiva e ingiustificata della federazione Russa contro l’Ucraina», viene spiegato che lo scopo della collaborazione è il supporto reciproco, «compresi l’erogazione di aiuti umanitari, la coltivazione e miglioramento delle condizioni favorevoli per lo sviluppo e la prosperità dei rapporti di amicizia ed economia tra nostri comuni». Tra i punti dell’accordo spiccano progetti di scambio tra giovani e insegnanti per condurre stage, programmi educativi e tirocini, rafforzare la cooperazione in ambito turistico, il sostegno alla collaborazione tra imprenditori e imprese di diversi settori, e lo scambio di esperienze nello sviluppo di infrastrutture e nella salvaguardia e protezione dell’ambiente. Sul fronte delle politiche giovanili, della cultura e dello sport, l’accordo prevede «scambi culturali tra giovani, gruppi e artisti, partecipazione a festival ed eventi culturali, competizioni sportive, organizzazione di corsi formativi e corsi di training per i rappresentanti di cultura e sport, e la partecipazione comune in diversi eventi».
I contatti tra amministratori
«Fin da marzo – spiega la sindaca Drago – il nostro comune ha attivato un progetto territoriale di accoglienza diffusa dei richiedenti asilo di origine ucraina in fuga dalla guerra, grazie al supporto della parrocchia, delle associazioni e di tanti colognesi che hanno messo a disposizione il proprio tempo e aperto le proprie abitazioni. In questi mesi sono state raccolte donazioni e materiali inviati in Ucraina tramite i canali delle organizzazioni provinciali. In questo contesto di contatti fra amministratori italiani e ucraini, abbiamo avuto la possibilità di fare la conoscenza, purtroppo finora soltanto virtuale, degli amministratori della comunità di Hnivan’ che ci hanno proposto di stipulare un accordo di collaborazione. Ci è sembrato che questa proposta si inserisse in modo coerente nel progetto portato avanti in questi mesi».Il vicesindaco ed ex primo cittadino di Hnivan’, Vitalij Mazur, racconta «circa 700 residenti della nostra comunità territoriale hanno prestato servizio militare per proteggere la loro terra natale dall’aggressore e 14 di loro sono già morti. Hnivan’ ha accolto circa tremila sfollati dalla zona di guerra, ha fornito loro alloggi temporanei e aiuti umanitari con generi di prima necessità, prodotti per l’igiene e cibo. Siamo tutti uniti, crediamo nella nostra vittoria e che il popolo ucraino sarà in grado di preservare la propria indipendenza. E ringraziamo tutto il mondo civile, compresi gli italiani, per averci sostenuto»
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