Fuggono all’alt a Romano e si schiantano a Cologno, arrestati zio e nipote

L’INSEGUIMENTO. È successo poco prima di mezzogiorno di domenica 16 febbraio. I due, residenti nel milanese, sono fuggiti forzano un posto di controllo della Polizia locale, che li ha inseguiti fino all’incrocio tra la Cremasca e via Alcide De Gasperi. Il furgone era rubato, a bordo altro materiale provento di altri furti.

Un Fiat Doblò inseguito da carabinieri e Polizia locale si è schiantato contro le barriere che delimitano la carreggiata in via De Gasperi, a Cologno al Serio, all’incrocio con la Cremasca. È successo poco prima di mezzogiorno di domenica 16 gennaio.

L’inseguimento a Cologno al Serio

Dopo varie segnalazioni di furti nella zona di Romano di Lombardia, una pattuglia della polizia locale della Bassa orientale ha notato il veicolo che, da un primo controllo della targa, è risultato rubato. Gli agenti hanno intimato l’alt, ma il veicolo ha proseguito, forzando il posto di controllo degli agenti: ne è nato un inseguimento - a cui si è aggiunta una pattuglia dei carabinieri - terminato a Cologno al Serio: il Doblò ha imboccato via De Gasperi e, all’incrocio con la Cremasca, non riuscendo a svoltare, è salito sull’aiuola spartitraffico per poi schiantarsi contro le barriere.

Dagli accertamenti è emerso che le targhe erano rubate, e allo stesso modo la borsa e gli attrezzi risultavano asportati alcune ore prima in due Comuni della Bassa

Arrestati dopo la fuga a piedi

Conducente e passeggero, zio e nipote di 25 e 60 anni, hanno tentato di fuggire anche a piedi, ma sono stati immediatamente raggiunti e fermati dagli agenti della Polizia locale e dai carabineri, che dopo le verifiche del caso li hanno arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e quattro tipi di ricettazione. All’interno del mezzo, infatti, c’erano delle altre targhe, una borsa da donna contenente documenti, effetti personali e telefono cellulare, e alcuni attrezzi da giardinaggio. Dagli accertamenti è emerso che le targhe erano rubate, e allo stesso modo la borsa e gli attrezzi risultavano asportati alcune ore prima in due Comuni della Bassa.

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