Cittadini in causa con l’avvocato vincono dopo 10 anni
Cividate. Il contenzioso era scaturito nell’ambito della battaglia legate con il Consorzio di bonifica: ora rimborsi per 194.
Un contenzioso nato dentro una contesa è giunto al capolinea... dopo dieci anni. Accade a Cividate e si tratta di un episodio scaturito durante la battaglia legale avviata dal Comitato civico composto da 400 cividatesi contro le cartelle emesse dal Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca. Oggi 194 persone si sono viste riconoscere in via giudiziaria un rimborso di circa 150 euro dall’avvocato Gabriele Forcella, che li aveva seguiti in un ricorso presentato alla Commissione tributaria provinciale. L’azione infatti non era mai partita perché dichiarata inammissibile.
Il motivo è che il legale del Comitato aveva versato un solo contributo unificato di 250 euro per le spese del procedimento giudiziario. I commissari contabili, analizzando il ricorso, avevano ritenuto che quanto corrisposto non fosse corretto: da qui la richiesta che ogni ricorrente integrasse quanto versato. Il tutto era stato ricalcolato in 29mila euro da dividere fra i 400 sottoscrittori del ricorso. Il pagamento però allora, richiesto in via bonaria, non era stato effettuato. Di conseguenza, passati i termini di legge, era stato intimato un nuovo pagamento questa volta con una sanzione del 200% che aveva fatto salire il dovuto a 93mila euro. A quel punto la maggior parte dei membri del Comitato aveva deciso di pagare 230 euro a testa e di chiuderla lì. Altri 194, invece, dopo aver pagato, facendosi assistere dall’avvocato Alessandro Fino, avevano deciso di rivalersi sull’avvocato del comitato poiché, a loro dire, Forcella non li aveva informati quando la Commissione tributaria aveva chiesto in via bonaria il pagamento dell’integrazione: ciò avrebbe fatto risparmiare loro la sanzione. Alla fine il Tribunale di Bergamo ha dato loro ragione e, appunto, riconosciuto un rimborso di circa 150 euro per la sanzione pagata (non per il contributo unico che, comunque, avrebbero dovuto saldare). Soddisfazione su Facebook è stata espressa dal sindaco Gianni Forlani che aveva collaborato col comitato (e sua moglie è una delle persone che riceverà il rimborso).
«Siamo contenti – sostiene anche il presidente del Comitato civico Andrea Moioli – alla fine tutto è andato nella direzione della ragionevolezza». Forcella sostenendo che «quando era stato pagato il contributo unico di 250 euro la giurisprudenza in materia lo permetteva. Allora c’erano due sentenze delle Commissioni provinciali tributarie di Bergamo e Brescia a confermarlo. La norma è cambiata dopo che avevamo presentato il ricorso e poi applicata retroattivamente». Riguardo alla presunta mancata comunicazione al Comitato Forcella sostiene di averla «comunicata a chi rappresentava i cittadini. Ciò non è emerso. Comunque nessun problema, la mia assicurazione pagherà il dovuto».
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