Caravaggio, addio a Federico Mezzanotte: fu sindaco, maestro e poeta

Con la sua morte se ne è andato un pezzo della storia di Caravaggio. I funerali di Federico Mezzanotte, ex sindaco, maestro di scuola elementare e poeta dialettale morto nei giorni scorsi all’età di 91 anni, si sono svolti lunedì 2 gennaio nella chiesa parrocchiale. Lascia la moglie Franca, anche lei maestra, quattro figli e numerosi nipoti. A dargli l’estremo saluto erano presenti numerose persone, in particolari suoi ex allievi, che ancora lo chiamavano «il nostro maestro».

«Mio padre – racconta uno dei figli – da giovane lavorava in banca. Ma la sua aspirazione era insegnare». E infatti poi, dopo essere riuscito a diventare un maestro della scuola elementare del paese, ha svolto con passione questa professione per 35 anni, insegnando a generazioni di caravaggini. Il suo interesse per la storia e la politica lo hanno portato anche a farsi eleggere sindaco di Caravaggio nel 1983, ruolo che ha coperto per un mandato fino al 1988. «Ciò che ricordo in particolare della sua esperienza politica – racconta ancora uno dei figli – è che non l’ho mai sentito parlare male di un avversario politico. Ha sempre cercato di capire la posizione dell’altro: questo è uno dei principali insegnamenti che ci ha lasciati».

Raggiunta pensione, Mezzanotte si è poi dedicato alla poesia dialettale ricevendo premi e riconoscimenti. È del 2009 la raccolta «Peciutade söl cantunàl», omaggio alla terra natia e agli affetti più cari. Seguiranno «La di-vino comedia» in cui dimostra anche una vis comica e «A Careàs gh’è chi laùra è chi va a spass», in cui il lettore, poesia dopo poesia, viene portato in giro per il mondo nei paesi visitati dal poeta.

Cordoglio è stato espresso dal sindaco Claudio Bolandrini: «La città di Caravaggio saluta con affetto e riconoscenza Federico Mezzanotte. Educazione, politica e cultura sono gli ambiti in cui si è distinto e ha operato per la comunità caravaggina come maestro, sindaco e poeta. Esprimo a familiari e amici il cordoglio dell’Amministrazione comunale, nella certezza che spendere i propri talenti a beneficio degli altri è il suo insegnamento da custodire».