Canale Gronda Sud, in poche ore l’acqua di 240 piscine

MALTEMPO. L’opera ha raccolto 600mila mc di piogge. Il Consorzio di Bonifica al lavoro per ripulire le rogge.

È stato, a tutti gli effetti, un evento alluvionale quello che si è abbattuto da lunedì sulla nostra provincia e, più, in generale, su tutta la Lombardia. In Bergamasca in due ondate, una da circa 15 ore che ha interessato fra lunedì e martedì il comprensorio del fiume Adda e una da circa 8 ore che ha colpito il comprensorio dell’Oglio, sono caduti (in modo sinusoidale, quindi con alterna intensità) fra i 200 e i 300 millimetri di pioggia. Numeri eccezionali: una simile quantità, in una stagione normale, può cadere in più di un mese.

Le opere idrauliche gestite dal Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca hanno però funzionato in modo efficace ed efficiente, mettendo in sicurezza un territorio di circa di 80mila ettari (1 ettaro è pari a 10mila metri quadrati).

Consorzio di bonifica al lavoro

Da venerdì il Consorzio è impegnato nel ripristino delle condizioni di sicurezza di rogge e canali, pulendo da rami, foglie, fango e anche sporcizia. «Gli oltre 2.500 chilometri di canali con tutte le rogge consortili – evidenzia il presidente del Consorzio Franco Gatti – hanno drenato tutto quanto era necessario. Le vasche di laminazione, Lesina nell’Isola, Astino in Città, e Morletta a Levate, hanno raggiunto livelli di guardia svolgendo appieno il loro ruolo. Lo scolmatore del Torrente Morla nel Fiume Serio ha allontanato circa 400mila metri cubi di acqua in poche ore. Lo scaricatore della Roggia Serio nel Fiume Brembo altrettanto, così come lo scolmatore di Cascina Lupo a Longuelo».

Il canale Gronda Sud

Un caso davvero eccezionale ha rappresentato il Canale Gronda Sud, che attraversa la pianura. Questa opera idraulica ha registrato la performance maggiore, raccogliendo, allontanando e infine scaricando nel fiume Serio 600mila metri cubi di acqua. «Per comprendere meglio i volumi drenati – parla ancora Gatti – si può usare questo termine di confronto: una piscina olimpionica ha mediamente un volume di 2.500 metri cubi. Ebbene, facendo due calcoli, il solo Canale di Gronda Sud ha allontanato l’acqua contenuta in ben 240 piscine olimpioniche». Secondo quanto riferisce l’ente consortile, il sistema di smaltimento delle acque piovane è entrato più in crisi quando l’evento alluvionale si è spostato dal comprensorio dell’Adda e quello dell’Oglio. «In questo caso – spiega il presidente del Consorzio – è stato messo in crisi il sistema di smaltimento partendo dal reticolo idrico regionale a cui si è andati incontro con la rete di bonifica a valle: l’obiettivo è stato contenere al massimo l’ondata di acqua riversatasi sul territorio. E possiamo dire di avercela fatta». Un’ondata che, quando, si è ritirata, ha lasciato come detto in rogge e canali gestiti dal Consorzio diverso materiale: rami, foglie, fango e anche sporcizia che ora sono in corso di rimozione.

«Basta rifiuti nei canali»

Sono diverse le squadre, per un totale di 20 operatori, che l’ente consortile mette regolarmente in campo con questo scopo. Le operazioni di pulizia devono essere fatte in tempi stretti per evitare che tutte le opere idrauliche vedano la loro capacità di raccolta delle acque ridotta, con le conseguenze che ciò potrebbe avere in caso di un altro evento alluvionale. Il Consorzio spende mediamente 5 milioni di euro all’anno per la pulizia della propria rete di bonifica. Spesa a carico dei contribuenti che, ovviamente, è destinata a salire per interventi straordinari come quello resosi necessario dopo l’evento alluvionale dei giorni scorsi. «Questo costo, però – conclude Gatti – potrebbe essere ridotto se tutti tenessimo un atteggiamenti civile ed evitassimo di gettare rifiuti in rogge e canali».

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