Campi imbiancati, ecco la brina: una sorpresa rara a novembre

NELLA BASSA. In grande anticipo, di solito arriva a gennaio.

I campi della pianura attorno a Treviglio sono apparsi imbiancati nella mattinata del 13 novembre, complice il clima ormai bizzarro. Poi il sole ha sciolto la curiosa coltre di brina. Che il tempo sia meteorologicamente bizzarro – dalle nebbie mattutine e serali che si protraggono da inizio novembre, determinando problemi di visibilità al sole che poi illumina le giornate alzando le temperature e favorendo camminate salubri – si ha conferma dalla brinata a sorpresa nelle campagne della Bassa, in primis quelle di Treviglio. I più mattutini se la sono ritrovata al risveglio prima delle 7, continuata fin verso le 8,30, in un paesaggio non solo invernale, anche pieno di attrazioni visive.

La campagna tutta bianca

Coloro che l’hanno «vissuta» raccontano che la campagna era tutta uniformemente bianca, come ricoperta da un soffice e gradevole manto. Se il bianco della brina – come di una nevicata – intirizzisce e irrigidisce la temperatura, è così inebriante – si racconta – da suscitare ammirazione e vivo senso di armoniosa partecipazione. Una sorta di poesia segreta, visivamente leggiadra grazie ai suoi tocchi affascinanti.

Una sorta di poesia segreta, visivamente leggiadra grazie ai suoi tocchi affascinanti

Questa prima brinata 2024 – rarità assoluta in novembre, record di... primogenitura naturale – si è presentata non solo in evidente anticipo meteo – di solito, quando arriva, si è in gennaio o febbraio – ma è riuscita a coprire buona parte della campagna a sudovest di Treviglio, spingendosi verso Casirate, Cassano, Arzago.

Oggetto di sguardi quasi festosi come all’apparire di una realtà naturale che coinvolge e attira, la brinata mattutina di novembre ha lasciato il territorio ai primi folgorii del sole, tornato al suo ruolo di fratello amato e cancellando la brinata, scioltasi in attesa di ricomparire, nella sua ineguagliabile e naturale amicizia.

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