
Calusco, l’«abbraccio» della squadra al compagno ferito nel frontale a Cavernago
PROMOZIONE. Nella sfida contro il Torre de’ Roveri i biancoverdi hanno dedicato un messaggio di vicinanza all’attaccante 19enne ricoverato in ospedale. Sabato all’alba è rimasto coinvolto nello scontro con un camion in cui hanno perso la vita i suoi amici e coetanei Nora e Riccardo. Il direttore sportivo Colombo: «Ora sta meglio, abbiamo giocato per lui».

Calusco D’Adda
Sono scesi in campo pensando al loro compagno di squadra che sabato scorso, all’alba, è rimasto ferito nel tragico frontale sulla provinciale 498 a Cavernago . Domenica pomeriggio, nella partita di Promozione contro il Torre de’ Roveri, il Calusco Calcio s’è stretto intorno al suo attaccante 19enne, ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. I calciatori hanno esibito una maglietta con un messaggio di vicinanza per il giovane centravanti, a cui hanno poi dedicato il punto conquistato nel match d’alta classifica del Girone C, finito 1-1.
L’incidente all’alba di sabato
Erano circa le 5 del mattino di sabato e il classe 2005 di Cavernago stava ritornando a casa con altri tre amici coetanei del paese, dopo una serata in compagnia al Setai di Orio al Serio. Alla guida dell’Opel Corsa c’era Nora Jawad, al suo fianco Riccardo Gualandris, mentre sui sedili posteriori sedevano appunto la gemella di lei e l’attaccante del Calusco. Stando alle prime ricostruzioni, la vettura dei ragazzi avrebbe sbandato, forse a causa della pioggia e della scarsa visibilità. Inevitabile lo scontro frontale con un camion che procedeva nel senso opposto di marcia. Nora e Riccardo sono morti sul colpo, sulla nuova bretella del 498 a Cavernago, a poche centinaia di metri da casa. Feriti gli altri due coetanei, tra cui il calciatore, trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
«La squadra è scesa in campo per lui»
«Ora fortunatamente il 19enne sta meglio, nonostante i traumi agli arti inferiori – riferisce il direttore sportivo del Calusco Calcio, Daniele Colombo –. Domenica il padre mi ha comunicato che il ragazzo non era più in pericolo di vita. Scossi per l’accaduto, fino all’ultimo eravamo indecisi se giocare o meno. Come società avremmo accettato la sconfitta a tavolino, il calcio in questi casi passa davvero in secondo piano. Abbiamo fatto scegliere alla squadra: sapendo che il loro amico non era più in pericolo di vita, hanno scelto di giocare, scendendo in campo anche per lui. Una grande prestazione dedicata al nostro calciatore ferito. Al termine della partita il 19enne ci ha mandato un messaggio vocale, contento di aver sentito l’abbraccio e la vicinanza della squadra. È davvero un bravissimo ragazzo e calciatore, benvoluto da tutto lo spogliatoio. Venerdì era presente all’allenamento, poi era uscito con i suoi amici a ballare. Nei prossimi giorni lo andremo a trovare».
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