Bolletta da 2 milioni, il Comune di Romano in affanno
Conto salatissimo. La spesa del Comune raddoppia rispetto al 2021. L’assessore: situazione insostenibile in caso di rincari.
Romano non resterà al buio, ma il Comune potrebbe finire in rosso per colpa delle bollette dell’energia elettrica. È infatti di quasi 2 milioni di euro la spesa prevista per questo 2022 per pagare le bollette dell’energia elettrica a carico del municipio: i consumi degli uffici comunali e delle scuole, per citarne alcuni. Su questo importo incide notevolmente la spesa per la pubblica illuminazione di strade, edifici comunali e piazze. Una spesa, questa, raddoppiata rispetto all’anno precedente per arrivare all’importo di un milione trecentomila euro annui. Oltre centomila euro come media mensile. Somma che desta preoccupazioni all’assessore al bilancio Marco Seghezzi, che le ha evidenziate nell’ultima seduta del Consiglio comunale in occasione della discussione sulla variazione di bilancio, probabilmente l’ultima di questo 2022.
«Per il costo dell’energia elettrica nel 2023 non possiamo fare previsioni perché è legato a tante variabili anche di natura internazionale – ha detto l’assessore –. Se dovesse aumentare ancora la spesa e superare i 2 milioni di euro, non ce la facciamo. Sono preoccupato per la spesa corrente». Al punto che, così come hanno fatto altri Comuni, per coprire la spesa corrente si sono utilizzati fondi destinati alla spesa per investimenti. Ha detto ancora l’assessore Marco Seghezzi: «Il tema più delicato riguarda la spesa legata all’energia per la pubblica illuminazione che con questa variazione ha necessitato di un ulteriore adeguamento al rialzo del budget di 550mila euro. Ciò pur in presenza di un impianto della pubblica illuminazione rinnovato a led per ottimizzare i consumi energetici e contenere i costi». Secondo il sindaco Sebastian Nicoli «il governo deve prestare attenzione al problema, perché il rischio è quello che i Comuni pagando bollette di luce e gas di queste entità, non avranno più fondi per altri servizi e programmi. È un problema di tutti i Comuni italiani senza distinzioni politiche».
C’è stato un contributo statale di 280mila euro per il conto energia, ma non basta. Con le cifre da pagare con queste bollette, commenta ancora l’assessore al bilancio, «la spesa specifica sfiora i 2 milioni di euro l’anno. Questo comporta una riduzione degli investimenti a discapito delle manutenzioni e dello sviluppo, sia per il 2022, sia per il prossimo anno. La situazione è insostenibile, soprattutto nella malaugurata ipotesi di ulteriori rincari; attendiamo un intervento del governo volto a calmierare i costi sopportati dai Comuni, considerando che, soprattutto nel caso dell’illuminazione pubblica, si tratta della salute e della sicurezza dei cittadini». La variazione di bilancio è stata approvata dal Pd e dalla civica «Nicoli Sindaco», si è astenuto Emiliano Bellini di «Romano civica» mentre la Lega Salvini ha votato contro: «È un voto politico» ha detto il capogruppo leghista Romualdo Natali. La variazione di bilancio supera i 5 milioni di euro e comprende fondi già assegnati dal Pnrr o di progetti in fase di valutazione da parte della Regione.
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