Blitz dei ladri in casa: paura per nonna e nipote di due anni

CARAVAGGIO. L’intrusione il 4 dicembre dopo le 18: tre incapucciati vestiti di nero si sono introdotti nell’abitazione. Uno ha cercato di afferrare il piccolo minacciando la donna: voleva che spegnesse l’allarme. L’arrivo della madre del bambino li ha messi in fuga.

Pomeriggio di terrore a Caravaggio per una donna e il suo nipotino di due anni che si sono trovati faccia a faccia con tre ladri nella loro villetta in via Martelli. Uno di loro ha anche cercato di afferrare il bambino forse per costringere la donna a spegnere l’allarme scattato nel frattempo. Solo il fortuito arrivo in quel momento della madre del piccolo ha fatto scappare i malviventi. L’abitazione è quella di Paolo Luinetti, uno dei titolari del noto raviolificio «Mylena tortelli». E la donna con il nipotino che si è trovata di fronte i malviventi è la moglie Rachele: «Siamo al colmo – commenta Luinetti – se dei ladri arrivano ad entrarti in casa anche quando ci sono delle persone. E se si spingono pure a cercare di afferrare un bambino».

La chiamata al citofono

Il fatto si è verificato lunedì 4 dicembre intorno alle 18, fascia preserale preferita dai ladri per entrare in azione. Infatti nell’ultimo mese sono diversi i casi di furto denunciati a Caravaggio. In questo caso i tre malviventi hanno suonato il citofono dell’abitazione facendo finta di voler chiedere il nome di una via. La moglie di Luinetti ha risposto, ma non aperto il cancelletto esterno. A questo punto i ladri, pur sapendo che c’era in casa qualcuno, hanno scavalcato la recinzione e si sono intrufolati nel giardino. Poi hanno individuato una porta finestra con le ante che hanno forzato, entrando quindi in casa. Il sistema d’allarme, che era stato attivato poco prima, è scattato.

Il bambino in braccio

«È una fortuna – racconta ancora Luinetti – che mia moglie l’avesse innescato. Sapeva che la fascia preserale è ormai diventata pericolosa. Ma mai avrebbe pensato di dover affrontare una situazione simile». Pochi istanti dopo la donna, con in braccio il bambino, si è trovata di fronte i malviventi che, secondo la sua descrizione, erano vestiti tutti di nero e avevano il volto incappucciato. Uno di loro le avrebbe detto in perfetto italiano: «Spegni l’allarme o ti ammazzo». Dopodiché, forse per costringerla a farlo, ha cercato di prendere il bambino che la nonna ha, però, protetto. Ed è in questo momento che la madre del piccolo è entrata in casa perché quella era l’ora concordata per andare a riprendersi il figlio. I ladri, sentendo qualcuno rientrare, sono scappati da dove erano entrati. Fuori dalla recinzione, come poi testimoniato da alcuni vicini richiamati dal suono dell’allarme, c’era un quarto uomo in auto ad aspettare i complici.

Ricerche e videosorveglianza

«Se mia figlia non fosse tornata in quel preciso istante – continua Luinetti – non so cosa sarebbe potuto accadere. Probabilmente mia moglie avrebbe per la paura spento l’allarme e, a quel punto, i ladri avrebbero potuto agire indisturbati». Il titolare della «Mylena tortelli» tira un respiro di sollievo, anche per il fatto che la figlia non fosse arrivata quando i malviventi stavano suonando il campanello: «Se così fosse accaduto – conclude – probabilmente l’avrebbero presa in ostaggio per entrare in casa». Dopo la fuga dei ladri immediata è stata la chiamata alle forze dell’ordine. In via Martelli sono intervenute alcune pattuglie dei carabinieri della stazione di Caravaggio e compagnia di Treviglio che poi, dopo aver raccolto le testimonianze e acquisito le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza comunale, hanno avviato le indagini su quanto accaduto.

L’appello del sindaco

«Ai concittadini rimasti vittime esprimo la vicinanza della comunità e assicuro il massimo sostegno alle forze dell’ordine impegnate a combattere questa criminalità che sta colpendo molti comuni bergamaschi - ha affermato il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini - Rinnovo l’appello a segnalare tempestivamente al 112 persone sconosciute che si aggirano con atteggiamenti sospetti vicino alle case».

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