Bimbi ustionati all’asilo, condannato a 3 anni il papà che accese il fuoco

OSIO SOPRA. L’incidente in cui rimasero feriti alcuni bimbi della scuola avvenne il 30 maggio del 2022.

Tre anni, 4 mesi e 12 giorni. È la pena che ha rimediato martedì 16 aprile in abbreviato Roberto Tornicelli, il genitore accusato di lesioni colpose gravissime dopo che alcuni bimbi di 4 anni, alunni della scuola d’infanzia San Zeno di Osio Sopra erano rimasti ustionati (due, Elisa e Alessandro in modo estremamente grave) dalle fiamme che si sprigionarono da un braciere acceso nel giardino della scuola per abbrustolire dei marshmellow il 30 maggio 2022. Il pm Silvia Marchina aveva chiesto una condanna a 2 anni e 20 giorni.

Il giudice Patrizia Ingrascì ha stabilito 200mila euro di risarcimento provvisionale per Elisa (75% di invalidità permanente) e 150mila Alessandro (65% di invalidità permanente); 15mila euro a testa per i genitori dei due bimbi, 10mila ai fratellini.

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Le dichiarazione spontanee di Tonicelli

42enne in udienza ha reso dichiarazioni spontanee nelle quali s’è detto addolorato per l’accaduto: «Non passa giorno che io non pensi a quei tragici momenti, ai bambini e alle loro famiglie. Mai avrei pensato potesse succedere una disgrazia tale, mio figlio era presente quel giorno e non lo avrei mai messo volutamente in situazione di pericolo». Tornicelli ha puntulizzato che «ogni aspetto del percorso era stato pianificato con la scuola e da loro approvato come fatto negli anni recedenti» e ha espresso il proprio rammarico per essere stato scaricato dalla scuola.

Le parole dell’accusa

Il pm Marchina nella requisitoria ha parlato di grave sottovalutazione del rischio sia da parte di Tornicelli che della scuola. Non ha chiesto attenuanti generiche per l’imputato, ma è partito non dal massimo edittale per calcolare la pena richiesta, anche per via del corretto comportamento processuale del 42enne.

L’avvocato di parte civile Danilo Delia, che assiste le famiglie dei due bimbi più gravi, ha messo in luce la sofferenza dei bimbi, ancora alle prese con interventi chirurgici a due anni di distanza (la bimba è uscita dall’ospedale la sera prima dell’udienza del 16 aprile) e delle loro famiglie, calcolando in 2 milioni e 1,6 milioni di euro i danni patiti rispettivamente dalla famiglia di Elisa e da quella di Alessandro.

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La posizione della difesa dell’imputato

L’avvocato difensore Simone Tangorra ha chiesto il minimo della pena e ha evocato le responsabilità della scuola. Dopo la lettura della sentenza Tornicelli e Alfonso Bonansinga, il papà di Alessandro, si sono intrattenuti per qualche minuto e alla fine si sono stretti la mano. «Cosa ci siamo detti? È una cosa mia e sua», ha glissato Bonansinga.

A processo con rito ordinario per lesioni colpose gravissime ci sono Simonetta Nava e Monica Valsecchi, rispettivamente coordinatrice e maestra della scuola. Per l’allora parroco di Osio Sopra, don Luca Guerinoni, legale rappresentante della scuola, il pm Marchina ha invece riformulato la richiesta di archiviazione, dopo che era stata respinta in un primo momento dal gip. Stavolta le parti offese non si sono opposte.

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