Bergamo-Treviglio: «Gara aggiudicata per l’inizio di giugno»

INFRASTRUTTURE. Arnoldi (Cal): «Siamo molto ottimisti». In campo solo la proposta di Autostrade Bergamasche. Nei 30 giorni successivi l’esame su garanzie e requisiti.

«Per fine mese, inizio giugno, contiamo di aggiudicare la gara per la Bergamo-Treviglio». Che in realtà sarebbe la Dalmine-Bassa, visto che questi sono i reali terminali: Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde) il soggetto paritetico tra Regione e Anas che sta analizzando le offerte detta le prossime scadenze. Anzi, offerta al singolare, visto che la sola pervenuta è quella di Autostrade Bergamasche, soggetto proponente dell’opera. «Siamo molto ottimisti rispetto alla proposta nel suo complesso: non credo si andrà oltre qualche settimana: diciamo per inizio giugno ci sarà l’assegnazione» prosegue Arnoldi. «Dipende tutto dalla proposta, sono loro che devono fare i passi giusti per ottenere la concessione».

Da quanto si apprende nei corridoi della Regione la commissione al lavoro per la valutazione dell’offerta avrebbe già terminato la parte relativa alla busta con la parte tecnico-economica che sarebbe stata ritenuta in linea rispetto ai requisiti indicati nel bando di gara. Ora il lavoro sarebbe concentrato sull’analisi della seconda busta, quella contenente i requisiti amministrativi.

Le voci su un ribasso minimo

Sempre nei corridoi circolano voci di un ribasso decisamente minimo (c’è chi dice insignificante) della sola offerta pervenuta, ma l’attenzione è semmai puntata sulla sostenibilità del Pef, il Piano economico finanziario. A ogni modo, viene fatto rilevare come i costi di costruzione non siano la voce più rilevante del pacchetto: nell’operazione vanno considerati anche gli espropri e il costo del finanziamento.

Ed è qui che la proposta di Autostrade Bergamasche è davvero attesa al varco: in soldoni, il fondo australiano Macquarie sarà davvero della partita? Lo scorso luglio aveva comunicato alla Regione la propria disponibilità a coprire il ruolo (decisivo) di finanziatore dell’opera. «Se ci sono? Lo vedremo quando si parlerà del Pef, per il momento siamo nella fase di verifica dell’idoneità dei soggetti che hanno presentato la documentazione» taglia corto Arnoldi.

«La commissione alla fine dei suoi lavori determinerà il diritto o meno di Autostrade Bergamasche di ricoprire il ruolo di concessionario, chiaramente come Cal ci auguriamo ci siano le condizioni e che le carte siano a posto. Poi c’è tutta una serie di passaggi, il progetto che dovrà essere di alto livello e che verificheremo punto per punto: questa autostrada deve essere fatta nel migliore dei modi, con il giusto inserimento ambientale. Non ci sarà assolutamente nulla fuori posto» assicura l’ad di Cal.

Le prossime (decisive) tappe

Ipotizzando l’aggiudicazione della gara (scaduta il 12 gennaio dopo la proroga del termine originariamente fissato per il 25 novembre) per fine mese-inizio giugno, entro i 30 giorni successivi Autostrade Bergamasche sarà tenuta a presentare la documentazione prevista per la gara, come le garanzie richieste per la progettazione definitiva, l’atto costitutivo del raggruppamento temporaneo d’imprese che la realizzerà e le varie polizze a garanzia dell’operazione.

E sarà in quelle settimane che si scopriranno davvero le carte e si capiranno molte cose, a cominciare dalla presenza (fondamentale, servono 700 milioni di capitale sociale da raggiungere anche in partnerariato) di Macquarie e della società concessionaria scelta per la squadra. In parallelo andrà presentata la documentazione relativa ai requisiti, sia speciali che ordinari.

Se le cose andranno secondo il calendario (ma non è per nulla scontato...) e ci sarà il via libera, per l’inizio di luglio comincerà la fase della progettazione definitiva dell’opera che dovrà concludersi entro fine anno. La convenzione relativa alla concessione (il termine messo a gara era di 63 anni) sarà invece siglata solo al termine dell’approvazione (con Conferenza di servizi) del progetto definitivo e della Via, la Valutazione d’impatto ambientale.

L’orizzonte temporale per la chiusura dell’iter è il 2024, con apertura dei cantieri nella prima metà di quell’anno (difficile...) e termine lavori nel terzo trimestre del 2027, salvo complicazioni. Con tanti cari saluti all’obiettivo, ormai finito nel cassetto, delle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026. Capitolo costi: le ultime stime sono di 565 milioni, Iva esclusa, comprensivi dei 146 della Regione.

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