Bergamo-Treviglio, il fronte del no manifesta contro l’autostrada
BASSA BERGAMASCA. In centinaia sabato mattina, 10 giugno, alla manifestazione organizzata per dire no all’infrastruttura
Sono centinaia le persone che stamattina, sabato 10 giugno hanno partecipato alla manifestazione per dire no all’autostrada Bergamo-Treviglio (l’Ipb, Interconnessione Pedemontana Brebemi). Due presidi sono partiti in contemporanea alle 9,30 da Osio Sotto e Levate, con cartelli, striscioni e bandiere, incontrandosi proprio davanti alla piana del Saore, l’area in cui, se il progetto sarà eseguito, passerà l’autostrada.
La protesta è stata organizzata dai sindaci dei due Comuni che verranno maggiormente interessati dalla realizzazione di questa infrastruttura in termini di consumo di suolo e impatto ambientale, Corrado Quarti (Osio Sotto) e Maickol Duzioni (Levate). Erano presenti anche l’onorevole Devis Dori, il consigliere regionale e segretario provinciale del Pd Davide Casati, il direttore generale di Confagricoltura Bergamo e i sindaci di Ciserano, Stezzano e Verdellino, oltre a diversi comitati e associazioni, arrivati anche da Treviglio e Bergamo in treno e da Verdellino a piedi o in bici.
«Ringrazio tutti quelli che hanno aderito al nostro presidio - ha detto il sindaco di Osio Sotto Corrado Quarti -. Questa manifestazione è stata voluta dalle due Amministrazioni per ribadire il nostro no: noi questa autostrada non la vogliamo. Il primo dato che emerge è quello economico: 560 milioni di euro per 15 km di autostrada, di cui 146 milioni di fondi pubblici. Crediamo che i fondi pubblici vadano usati in altro modo».
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