Bergamo e Brescia «città illuminate»
Scelto il titolo del dossier della Capitale italiana della Cultura. La luce simbolo di speranza e ripartenza. Intesa tra Palafrizzoni e Provincia: al via con itinerari in 22 Comuni sulle tracce delle famiglie storiche bergamasche.
E luce fu. Bergamo e Brescia si sono accordate sul tema del 2023, l’anno in cui i due capoluoghi lombardi condivideranno il titolo di Capitale italiana della Cultura. «La città illuminata», questo l’«headline» annunciato ieri dal sindaco Giorgio Gori. Un tema che sarà declinato in quattro diverse aree di indirizzo, cui faranno riferimento le iniziative che andranno a comporre il ricco palinsesto annuale: la cultura come cura, la città-natura, il patrimonio nascosto e la città che produce e inventa.
Riflettori puntati su sanità e volontariato, sul lavoro, sull’innovazione e la ricerca ma anche sul verde e sugli aspetti artistici e architettonici meno noti. Perchè «città illuminata» significa, come spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti, «accendere i fari sulla conoscenza per capire il tempo in cui viviamo e individuare vie nuove per il futuro, che sappiano favorire lo sviluppo della città e del suo territorio». Un messaggio di speranza per uscire dagli anni bui del Covid. A dare evidenza agli approfondimenti tematici installazioni luminose e giochi di luce che ravviveranno le città. Bergamo e Brescia da tempo si cimentano nell’illuminazione artistica dei monumenti e in eventi dedicati alla luce. Bergamo è stata teatro di «Notti di luce», laboratorio sull’uso innovativo della luce negli spettacoli e nei contesti urbani e al tempo stesso rassegna artistica, mentre Brescia sta pensando di rinnovare i fasti del Festival internazionale delle luci, una rassegna di «art light» che ha riscosso notevole successo in appena tre anni di vita. A dare il via ai festeggiamenti sarà una cerimonia inaugurale che vedrà esibirsi un artista di primo piano, allo stesso modo, dodici mesi più tardi, il sipario si chiuderà con un ultimo grande evento.
«Di famiglia in famiglia»
Nel frattempo Comune e Provincia di Bergamo hanno siglato un accordo di collaborazione in vista del 2023. Primo step sarà il progetto pilota «Di famiglia in famiglia» al quale hanno aderito, sinora, 22 Comuni orobici: Almenno San Salvatore, Almenno San Bartolomeo, Alzano Lombardo, Bergamo, Brignano Gera d’Adda, Calcio, Capriate San Gervasio, Caravaggio, Cavernago, Costa di Mezzate, Covo, Lovere, Martinengo, Misano di Gera d’Adda, Pagazzano, Romano di Lombardia, Rovetta, Scanzorosciate, Seriate, Trescore Balneario, Treviglio, Urgnano. «L’obiettivo – spiega il consigliere provinciale al turismo Claudio Bolandrini – è sviluppare una rete territoriale di itinerari turistici, storico, culturali ed enogastronomici in castelli, ville, palazzi e borghi, che raccontino le famiglie storiche e le signorie bergamasche. L’intenzione è estendere il progetto a tutta la provincia e sviluppare per il 2023 una rete che possa offrire in modo strutturato un sistema coordinato di eventi e servizi per promuovere il turismo locale e internazionale. Prevista una campagna di marketing per attrarre turisti, valorizzando il ruolo di tutte le associazioni di promozione turistica del territorio, in collaborazione con Visit Bergamo – continua Bolandrini –. E verrà sviluppata una web app per la fruizione da parte dei turisti di contenuti multimediali in realtà aumentata nei siti storico-culturali dei Comuni aderenti». Il progetto guarda al futuro e «vuole essere il primo di una serie di azioni di rete che potranno essere riproposte fino al 2026, l’anno delle Olimpiadi invernali Milano Cortina».
«L’anno della cultura non sarà solo un’iniziativa dei capoluoghi – sottolinea Gori – ma un’occasione da cogliere per entrambi i territori provinciali. Invito sindaci e consorzi turistici ad essere propositivi e a costruire progetti che leghino i territori della provincia alla città capoluogo o, in alternativa, uniscano i territori di Brescia e Bergamo. Abbiamo mappato i soggetti culturali e attivato molti tavoli di lavoro, contiamo di inserire le proposte di maggior peso nel dossier che presenteremo al Mic entro la fine dell’anno, ma per gli altri progetti c’è ancora tempo».
Fondi dalla Regione
La ricerca dei fondi procede di pari passo. Nei prossimi giorni il progetto «Di famiglia in famiglia» parteciperà alla terza edizione del bando regionale «Viaggio in Lombardia». Il costo complessivo dell’iniziativa per l’anno 2022 sarà di 180.000 euro e con questa candidatura la Provincia spera di ottenere un contributo di 100.000 euro da Regione Lombardia, il resto verrà cofinanziato. Sempre dalla Regione sono attesi 6 milioni di euro per la ciclovia della cultura che collegherà i territori di Bergamo e Brescia, mentre al bando «Viaggio in Lombardia» parteciperà anche il progetto del cammino che punterà a valorizzare il turismo lento nelle province di Bergamo e Brescia. «Dopo il tracollo dovuto al Covid, stiamo assistendo ad una ripresa del turismo più veloce di quanto immaginassimo – commenta il sindaco Gori –. Il nostro territorio sta facendo passi in avanti in termini di consapevolezza del patrimonio turistico, il 2023 rappresenta l’occasione per ripartire con la marcia giusta e continuare a crescere».
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