Banda dei furti ai centri odontoiatrici, bottini recuperati: quattro in carcere
I due colpi il 19 novembre a Treviglio e il 1° dicembre a Bergamo. Le attrezzature rubate sfiorano il mezzo milione: erano destinate all’Est.
La Squadra mobile della questura di Brescia ha arrestato mercoledì notte quattro immigrati originari dell’Est Europa, due dei quali accusati di aver preso parte, all’alba del 19 novembre scorso, al furto all’interno del laboratorio odontotecnico «Rossoni & Casirati» di via Nenni, nella zona Pip1 di Treviglio, dove si allontanarono con un bottino di circa duecentomila euro in strumentazioni, tra cui quattro fresatori e materiale dentale grezzo forse da destinare al mercato dell’Est Europa.
Bottino che era stato ritrovato l’indomani a Brescia da una volante della locale questura, caricato su un mezzo parcheggiato nel villaggio residenziale Badia, a ovest del centro. E proprio a Brescia si sono concentrate le indagini della polizia, che l’altra sera ha chiuso il cerchio, intercettando in un parcheggio pubblico della zona di Lamarmora, quartiere a sud della città, un furgone rubato con targhe false, sul quale c’era invece materiale dello stesso genere di quello rubato a Treviglio, ma frutto di un altro furto in una ditta che produce strumentazioni odontotecniche di Bergamo, avvenuto la notte del 1° dicembre scorso. I poliziotti si sono così appostati nei pressi del mezzo, finché è arrivata un’auto sulla quale viaggiavano i quattro uomini, tutti originari dell’Est Europa. Due di loro sono rimasti a bordo dell’auto, che ha cominciato a girare attorno perlustrando l’area.
Gli altri due, a piedi, hanno raggiunto il furgone rubato, con il quale hanno tentato di allontanarsi. A quel punto sono intervenuti i poliziotti: i due sul furgone hanno tentato la fuga, non prima di avere opposto resistenza lanciando degli estintori verso i poliziotti. Nella fuga a piedi uno dei due malviventi e uno dei due poliziotti sono stati anche investiti da un’auto in transito: lo straniero ha riportato ferite lievi, mentre il poliziotto ferite e traumi per i quali si è reso necessario l’immediato intervento del 118 e il trasferimento in ospedale. Nel furgone rubato c’erano materiale e attrezzature tecniche (del valore di circa 250mila euro) rubati commesso all’alba di mercoledì (il bottino è già stato restituito al titolare).
In seguito la Squadra mobile di Brescia ha rintracciato anche gli altri due occupanti dell’auto che si erano allontanati. La perquisizione di alcuni fabbricati nella disponibilità degli arrestati ha portato infatti al ritrovamento delle chiavi di accensione di un’auto di proprietà dell’azienda odontotecnica di Bergamo, cui era stata sottratta la refurtiva rinvenuta sul furgone rubato. Sequestrati anche uno zaino nero contenente un «Jammer», o disturbatore di frequenza, strumento usato per neutralizzare i sistemi di allarme e aprire le autovetture, torce frontali, chiavi neutre con telecomando per le serrature delle auto, due telefoni cellulari e ulteriori oggetti ritenuti provento di molti altri furti, per i quali sono in corso ulteriori approfondimenti. I quattro sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e trasferiti nel carcere Nerio Fischione di Brescia.
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