Bagnino salva una bimba in piscina:
«Sono felice, ho fatto il mio dovere»
Ghisalba, la bambina, di due anni, ha perso i sensi in piscina: l’allarme dalla maestra. Matteo Merlin l’ha rianimata: «Ha aperto gli occhi e ci ha riconosciuto».
Con prontezza ha prestato soccorso alla bimba di due anni e mezzo poco prima finita sott’acqua nella piscina dei piccoli di Ghisalba, praticandole la provvidenziale rianimazione cardiopolmonare, sistemandola poi su un fianco e di fatto salvandola. L’eroe di giornata è Matteo Merlin, bagnino trentatreenne di Crema, da tre anni componente dello staff in servizio alla piscina comunale gestita dallo Sporting Club Verona, in via Aldo Moro. A essere salvata ieri mattina un bambina di Ghisalba, ora ricoverata precauzionalmente nel reparto di Pediatria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è stata trasportata in codice rosso, ma sempre cosciente e reattiva. La bimba partecipava con altri piccoli alla sessione estiva della locale scuola per l’infanzia. Ieri alle 9 c’era il ritrovo all’impianto natatorio di via Aldo Moro. I piccoli sono stati accompagnati dai rispettivi genitori e poi affidati alle insegnanti, come già avvenuto in precedenti occasioni sempre nella stessa struttura sportiva di Ghisalba.
Una mattina spensierata, all’insegna del gioco nell’area verde della piscina, quindi l’immancabile bagno nelle vasca riservata ai più piccoli. Momenti di grande divertimento che però hanno rischiato di trasformarsi in tragedia, se non fosse stato per la prontezza di una delle insegnanti e quindi di Matteo Merlin, con il supporto di una collega. L’impianto natatorio di Ghisalba è uno dei più gettonati della Bassa: diversi infatti ieri mattina i bagnanti del nuoto libero che utilizzavano la vasca principale, posta a pochi metri da quella piccola.
L’episodio del salvataggio non è passato inosservato e ha generato momenti di lecita apprensione tra tutti i presenti, che alla fine hanno tirato un sospiro di sollievo per come si è risolta la situazione critica e per lo stato di salute della bimba. Il fatto verso le 10,30, all’interno della piscina di ridotte dimensioni e profonda circa un metro, posta sul lato sud delle due più grandi. Qui i bambini sguazzavano e giocavano fra di loro.
D’un tratto la bambina, per cause sconosciute de che saranno eventualmente accertate in ospedale, è andata sott’acqua, venendo però vista da una delle insegnanti, presente con le colleghe a vigilare. Prontamente la maestra l’ha recuperata e fatta riemergere, chiedendo aiuto contemporaneamente al vicino bagnino che in un batter d’occhio ha preso la bimba in braccio, posandola per terra, per poterla rianimare: «La piccola non era cosciente e bisognava intervenire al più presto – ha raccontato Matteo Merlin –, così le ho subito praticato la rianimazione cardiopolmonare con una mano, effettuando una serie di massaggi durati l’arco di dieci secondi. A quel punto la bambina ha espulso tutta l’acqua che aveva ingerito, riprendendo a respirare. Poi l’ho sistemata su un fianco e in quel momento ha ripreso conoscenza, ha aperto gli occhi e si è messa a piangere, riconoscendo poi tutti quanti le erano attorno».
Momenti di grande agitazione, ridimensionati parzialmente dal tempestivo ed efficace intervento del bagnino. L’allarme alla centrale operativa del 112 era già stato comunque lanciato. Infatti sul posto poco dopo sono giunte un’automedica, un’ambulanza e una pattuglia dei carabinieri di Martinengo.
Portata in ospedale
La bimba è stata presa in cura dal personale medico e infermieristico del 118, mentre in piscina è arrivata anche la mamma della piccola, chiaramente in apprensione per quanto accaduto. Sottoposta a tutte le misure dei parametri vitali, la bimba alla fine è stata presa in braccio dalla sua mamma e caricata in ambulanza, per essere portata all’ospedale del capoluogo. Gli altri piccoli partecipanti alla sessione estiva della materna sono stati in seguito riaccompagnati dalle maestre a scuola, come sempre con un apposito pullmino.
Al bagnino non era mai accaduta una cosa del genere, benché siano ormai diversi anni che lavora all’interno di strutture nautiche, nella Bergamasca e nel Cremasco: «Non mi era capitato mai prima d’ora e non mi sono fatto prendere dall’agitazione – ammette il bagnino – mettendo in pratica quanto appreso nei corsi di salvataggio. Ho fatto il mio dovere e sono felice di avere salvato quella bimba, che poteva essere anche un altro bagnante, più grande. L’importante è che tutto sia andato a buon fine e che la piccola ora stia bene». Matteo Merlin da quando aveva sei anni frequenta le piscine, prima gareggiando per alcune società, poi facendo l’allenatore a Stezzano, quindi anche il bagnino per diversi anni a Soncino, nell Cremasco, e da tre anni a Ghisalba.
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