Azzardo online, 872 milioni bruciati. Il caso anomalo di Villongo: 4mila euro a testa

I DATI 2022 . Studio Federconsumatori e Cgil: nel Comune del Basso Sebino la maggior spesa pro capite in Lombardia. Zanica al secondo posto. In provincia cifra cresciuta del 7,8% rispetto al 2021. La media è di 1.088 euro ciascuno.

Il Comune lombardo dove si è speso di più per i giochi d’azzardo online nel 2022? Villongo. Come documentato dal «Libro nero dell’azzardo - La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia. Mafie, dipendenze, Giovani», lo studio realizzato da Federconsumatori con la Cgil, basato sui dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e presentato ieri alla Camera del Lavoro di Milano, gli abitanti del paese del Basso Sebino hanno investito in un anno, nel gioco d’azzardo online, oltre 22 milioni di euro. Un’enormità per un Comune di poco più di ottomila abitanti.

Se in Lombardia la media annuale pro capite di spesa nella fascia di età compresa fra i 18 e i 74 anni era di 1.287 euro, a Villongo si viaggiava attorno ai quattromila euro a testa.

«A Villongo è stato contato un giro di giocate di 22 milioni di euro nel 2022. E queste cifre non si spiegano con la presenza in loco di qualche super giocatore. Ci deve essere qualcos’altro, perché ci risulta che nel 2023 sarebbero venute meno 11 milioni di giocate. Viene da chiedersi come mai ci sia stato questo flusso anomalo di giocate a Villongo», si domanda Massimiliano Vigarani, consulente statistico autore dello studio.

Il sindaco: «Approfondiremo»

Contattato, il sindaco Francesco Micheli si dichiara sorpreso: «Ne prendo atto e quando avrò questi dati a disposizione sarà cura mia e dei servizi sociali approfondirli con la massima attenzione. A quel che mi risulta non abbiamo però evidenza di problematiche legate all’azzardo o alla ludopatia. Ripeto: approfondiremo e, nel caso, metteremo mano agli opportuni correttivi». Numeri importanti anche a Zanica. Qui ciascun cittadino di età compresa fra i 18 e i 74 anni ha speso ciascuno più di duemila euro a testa nel «gambling» online. Quasi il doppio dell’indicatore della media della provincia di Bergamo, che non va oltre i 1.088 euro a testa.

Come si fa a capire che le giocate sono state fatte effettivamente in un certo luogo? «Dal numero dei conti attivati per poter giocare, che nella sola Lombardia sono più di due milioni. E ogni conto è collegato geograficamente a uno specifico Comune», precisa lo statistico di Federconsumatori. Anche se poi va detto che il numero effettivo dei giocatori di azzardo online è all’incirca di 330mila.

Gli altri numeri in provincia

Non è stato dunque Bergamo il Comune dove si è speso di più nelle giocate da remoto (in prevalenza giochi di carte, di sorte a quota fissa e a base sportiva) nell’anno oggetto di studio. Se la media annua tra i maggiorenni nel capoluogo si era attestata a 1.149 euro (per un totale di circa cento milioni), sono stati sette i Comuni in provincia dove si è speso molto di più: oltre a Villongo e Zanica, nella classifica troviamo anche Costa Volpino, Clusone, Bonate Sopra, Urgnano e Trescore Balneario.

Se nel 2021 in tutta la provincia di Bergamo erano stati spesi in giocate online oltre 808 milioni di euro, l’anno dopo si è saliti a 872. Il 7,8% in più. La nostra provincia è diciottesima a livello nazionale e terza in Lombardia dopo Milano e Brescia.

Il boom del gioco online si è avuto nel 2020, quando locali dell’azzardo sono stati chiusi per sei mesi a causa della pandemia, provocando il primo sorpasso del giocato online. Da lì in avanti è stata una marcia inarrestabile.

Tuttavia, rispetto al Sud, in Lombardia l’azzardo fisico (13 miliardi di euro nel 2022) è ancora superiore all’azzardo online (9,2 milioni di euro). Ma anche qui ci stiamo avvicinando al momento in cui la spesa per il gioco supererà quella alimentare. «Precisato che in tutte le tipologie di azzardo legale, nel 2022 gli italiani hanno speso 136 miliardi di euro, con una crescita del 22,3% rispetto all’anno precedente – il valore complessivo delle giocate ha superato così il 7% del Pil italiano –, nella sola Lombardia sono andati in fumo attraverso il gioco 3,7 miliardi di euro e qualcosa di più nel 2023», evidenziano gli autori dello studio. «Stiamo parlando di circa sette miliardi di euro persi nel gioco in due anni. Ma sette miliardi è anche la cifra investita degli 11mila progetti finanziati dal Pnrr per la totalità dei Comuni lombardi». Un esempio che fa capire la portata del fenomeno.

A preoccupare, poi, è il fatto che il betting online, dove trattenute e tasse sono decisamente inferiori all’azzardo fisico, piace sempre di più ai giovani e giovanissimi così come agli anziani.

Le proposte

«Nessuno immagina di vietare l’azzardo, ma è indispensabile costruire un percorso che riporti i numeri a dimensioni accettabili», hanno puntualizzato ieri Federconsumatori e Cgil.

«Il primo fronte è quello del contrasto reale ai fenomeni criminosi, a partire dal riciclaggio dei proventi di attività illecite, che si nascondono dentro e attorno al gioco d’azzardo». Ancora: «È necessario porre limiti alla straordinaria capacità di comunicazione e di marketing del settore, nonché porre il divieto agli incentivi, alle pseudo-erogazioni di denaro gratuite utili ad accalappiare i clienti. Va poi garantita l’inaccessibilità del gioco ai minori, un divieto già esistente ma facilmente aggirabile. Il divieto di pubblicità non può essere aggirato con decine di falsi siti informativi. Infine, va posto il tema dell’accertamento della reale identità del giocatore e della tracciabilità dei flussi di denaro».

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