Arcene, si abbatte la cascina a rischio sulla ex statale 42: in arrivo una logistica
LA DECISIONE. L’operazione sulla parte pericolante verrà effettuata venerdì 15 dicembre nel tratto dove ora si procede a senso unico alternato. L’area è stata acquistata di recente da un operatore e si candida per un nuovo insediamento.
La parte pericolante della Cascina Nuova di Arcene sarà demolita venerdì 15 dicembre. E sarà necessaria la chiusura al traffico, dalle 8.30 alle 16.30, del tratto di carreggiata della ex statale 42 che ci passa di fronte. È quindi vicina alla conclusione la problematica emersa un mese fa quando abbondanti piogge avevano alzato il rischio di crollo della parete del complesso rurale, in stato di abbandono da tempo, che si affaccia proprio sulla provinciale. Allora, visto il pericolo, polizia locale e vigili del fuoco avevano deciso per la chiusura alla circolazione di una corsia del tratto della ex statale 42 adiacente alla cascina, istituendo un senso unico alternato.
Demolizione «mirata»
«Il provvedimento – evidenzia il sindaco Roberto Ravanelli – sta causando diversi disagi alla circolazione che, dopo giovedì, dovrebbe finalmente tornare normale». A sbloccare la situazione è stato il via libera della Sovrintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio al progetto di abbattimento presentato dalla Provincia, elaborato dopo un sopralluogo di un funzionario dell’ente di tutela (che giovedì sarà presente). Le ruspe non dovranno toccare l’unica parte della cascina giudicata di valore: si tratta di quella settecentesca all’angolo fra la ex statale 42 e la via di accesso all’edificio. Questa parte dovrà essere recuperata dal proprietario che si è aggiudicato, a poco più di 2 milioni euro, la Cascina Nuova e l’area produttiva-artigianale di fronte da 50mila e 500 metri quadri. Il compratore ha un nome: le Officine Mak di Milano, importante sviluppatore immobiliare del territorio. Prende corpo così la possibilità che nel complesso rurale venga costruita una piattaforma logistica, inaugurando quindi l’arrivo anche sulla ex statale 42 di questo tipo di strutture (ora prevalentemente concentrate nella fascia di terreno che si trova lungo l’autostrada Brebemi). Il nome Officine Mak infatti sta dietro diversi interventi completati o in corso nella Bergamasca: la logistica realizzata di recente a Calvenzano, quella in costruzione a Osio Sotto, e quella in fase di approvazione a Fara d’Adda.
Assemblaggio e posti di lavoro
La conferma dell’arrivo pure ad Arcene di una logistica viene anche dall’incontro che i rappresentanti della società hanno avuto con il sindaco Roberto Ravanelli. «Dalle prime informazioni – sostiene il sindaco – sarà una logistica di ultima generazione: l’attività prevede anche una fase produttiva con assemblaggio di prodotti trattati in cui verranno impiegate fra le 50 e le 60 persone». Trattandosi esclusivamente di uno sviluppatore immobiliare, non sarà Officine Mak a gestire la piattaforma, che verrà venduta (o affittata) ad un operatore del settore (sul nome si mantenuto stretto riserbo). Sembra, quindi, essere arrivata al capolinea la complessa vicenda della Cascina Nuova: era iniziata 15 anni fa con il fallimento delle due società che volevano trasformare l’edificio in un complesso residenziale e, di fronte, un complesso produttivo-artigianale. Il Comune aveva effettuato le opere di urbanizzazione: strade di penetrazione, marciapiedi e illuminazione pubblica. Tutto il complesso però, essendo incustodito, con il passare degli anni si è trasformato in una discarica a cielo aperto. Officine Mak sarà anche obbligata a bonificare il tutto con un costo calcolato in 621mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA