Arcene, capannoni alti 15 metri e un centro ricettivo al confine con Treviglio

IL PROGETTO. C’è il progetto per la nuova piattaforma logistica che andrà a insediarsi nell’area a fianco dell’ex statale 42. La Cascina Vecchia rinascerà dopo 20 anni di abbandono.

Arcene

Sui tavoli del municipio di Arcene è arrivata la documentazione per dare il via a una nuova logistica: l’ha presentata Officine Mak, l’immobiliare milanese che nel 2024 aveva acquistato la storica Cascina Nuova e l’area produttiva di fronte. La nuova piattaforma è la diciassettesima che verrà realizzata nella Bassa Bergamasca, stavolta non lungo l’asse della Brebemi, ma lungo l’ex statale 42 al confine con Treviglio.

Il dettaglio del progetto

Il nuovo insediamento avrà una superficie di circa 23mila metri quadrati e la richiesta è di avere capannoni alti fino a 15 metri: per l’autorizzazione di queste altezze sarà necessaria una modifica alla regole del Piano del governo del territorio. Contestualmente è stato anche depositato il progetto per la riqualificazione della Cascina Nuova che, secondo le intenzioni della proprietà, potrà diventare un centro con strutture ricettive e spazi congressuali. «Sono vent’anni – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Vladimiro Poletti – che questa zona è in attesa di essere riqualificata. Ora si potrà finalmente partire, creando per di più sul nostro territorio nuovi posti di lavoro, (nel sono previsti tra gli 80 e i 90, ndr) si spera soprattutto per i cittadini di Arcene».

La storia del recupero dell’area

Per l’area si era già presentata una possibilità di rinascita nel 2006, quando era stato approvato il Piano di interventi integrato Canò, che prevedeva la trasformazione della

Cascina Nuova in un complesso residenziale e la costruzione di capannoni artigianali. Il piano, però, non era mai partito e le società proponenti erano fallite. Il curatore fallimentare lo scorso anno è riuscito a vendere la cascina e l’area, acquisite da Officine Mak per due milioni di euro. La zona, rimasta abbandonata per anni, era diventata un deposito di rifiuti abbandonati e nella cascina era stata occupata da persone senza fissa dimora. Per la stessa cascina due anni fa era stato necessario demolire un muro che si era pericolosamente incrinato sulla statale 42, mettendo in pericolo gli utenti dell’arteria. Questo muro fronte strada, come previsto nel progetto di riqualificazione della Cascina Nuova - che è stato sottoposto all’autorizzazione della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio di Brescia e Bergamo -, verrà ricostruito.

Il nuovo capannone e l’aumento del traffico

L’arrivo del nuovo insediamento logistico porterà inevitabilmente a un aumento del traffico nella zona, in particolare di camion e mezzi pesanti. Per l’accesso alla piattaforma, quindi, si è proceduto con lo studio di una viabilità ad hoc. Arrivati alla rotatoria sull’ex statale 42 di fronte al concessionario Rivoltella, i tir dovranno imboccare via Del Gaggiolo e raggiungere la provinciale 127. Da qui dovranno scendere verso sud fino all’incrocio, che verrà regolato tramite la realizzazione di una nuova rotatoria, con la strada sterrata che porta alla Cascina Nuova. Strada che dovrà essere interamente sistemata. Da questa via si potrà accedere anche al parcheggio previsto per la sosta dei camion in attesa di scaricare.

E proprio in merito a questo progetto l’Amministrazione ha avanzato la richiesta di alcune modifiche: «Abbiamo chiesto – conclude l’assessore Poletti – che il parcheggio venga attrezzato con appositi servizi per i camionisti, come bagni e una sala dove poter consumare i pasti».

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