Aldo il benzinaio va in pensione, chiude il distributore. Non il ritrovo degli atalantini
Il personaggio. Osio Sotto, dopo 35 anni di servizio Aldo Arioli è andato in pensione. La panchina all’esterno del piccolo ufficio ha ospitato discussioni e dibattiti sulle gesta della Dea, resta l’appuntamento del dopo partita.
Agip ovvero Atalantini’s Group Inside Petroleum (gruppo di atalantini in mezzo al petrolio). Con una buona dose di fantasia, supportata da un inglese maccheronico, il vecchio nome del cane a sei zampe che domina l’ultimo distributore di benzina nel centro di Osio Sotto - alle spalle della parrocchiale - potrebbe rappresentare il senso di quel luogo. Perché da «Aldo il benzinaio», per decenni, si sono riuniti gli atalantini più accaniti del paese. La panchina, posta all’esterno del piccolo ufficio, ha ospitato discussioni e dibattiti sulle gesta della Dea. Non solo, da qui si commentavano eventi politici, si ammiravano donne e donne, e si scambiavano chiacchiere leggere. Dopo 35 anni di servizio Aldo Arioli - ultimo gestore del distributore - è andato in pensione. Venerdì 30 dicembre ha allestito una lunga tavolata sotto quella tettoia dove gli osiensi per anni si sono messi in fila per far benzina: amici, conoscenti e clienti hanno brindato al suo traguardo lavorativo.
«Sono diventato uomo in questa attività – ha raccontato -; ho visto bimbi crescere, arrivare in auto a rifornirsi e poi ho fatto benzina alle auto dei loro figli. Generazioni con le quali si è instaurato un legame di amicizia». Quando negli Anni ’50 via Matteotti era la sola strada che portava in città, il «Cif Petroli» era l’unico distributore nell’arco di chilometri. Poi la creazione della statale con i suoi servizi aveva cambiato le cose; negli anni anche la gestione aveva cambiato nomi e volti sino ad arrivare ad Aldo.
«Tutto questo mi mancherà – ha proseguito – , clienti ed amici mi hanno bacchettato, hanno detto che non posso andare in pensione. Ma tutto ha una fine e per il mio lavoro è arrivata ora; però non mi fermerò, mi renderò utile impegnandomi nel volontariato. Restituirò un po’ dell’affetto ricevuto; vedere tanta gente, venerdì, mi ha commosso. Però non dipingetemi come un santo». Gli amici più stretti non ci pensano neppure. «Nelle nostre discussioni – ha ricordato Diego Magni – lui è sempre il bastian contrario; se diciamo che un giocatore è bravo, lui lo definisce una schiappa. Ma Aldo è un grande amico che ha sopportato la nostra presenza e le nostre chiacchiere condite da dosi massicce di musica reggae».
Quella non è mai mancata come non sono mai mancati gli scherzi che Aldo ha riservato agli amici. «Se parcheggiavi la bici da lui e andavi al bar – ha detto Ennio Offredi – rischiavi di ritrovare la bicicletta nel cassonetto dei rifiuti». Il futuro del distributore è un’incognita, gli osiensi dovranno rifornirsi nell’unica attività rimasta lungo la statale o spostarsi nelle vicinanze; gli ospiti fissi di Aldo invece sanno bene cosa li attende, almeno nei prossimi giorni.
«Mercoledì (domani, ndr) gioca l’Atalanta – ha concluso Ennio – e giovedì ci ritroveremo alla nostra panchina per discuterne». L’ordine di scuderia è già partito: «Summit e Dvd» (così sono stati soprannominati gli incontri del dopo partita). Perché la pensione è la fine di qualcosa, ma anche l’inizio di molto altro e ripartire parlando di calcio non è poi così male.
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