«Agricoltori a Sanremo, avviati i contatti. Pronti a partire anche noi bergamaschi»

LA PROTESTA DEI TRATTORI. L’allevatrice bergamasca Alessandra Oldoni è intervenuta martedì 6 febbraio a «Un Giorno da Pecora» su Radio1: «Sul palco forse giovedì una delegazione di 3-4 persone da Bergamo, Brescia e Melegnano». Amadeus: «Ho aperto le porte e non torno in dietro». Continua il presidio a Cologno al Serio.

«Abbiamo avuto dei contatti, vediamo se e quando sarà possibile». Lo dichiara l’allevatrice bergamasca Alessandra Oldoni, di Mozzanica, tra gli esponenti della protesta dei trattori, a proposito della possibile partecipazione degli agricoltori al Festival di Sanremo per spiegare le regioni della loro protesta. «Non sappiamo ancora di certo se andremo – spiega Oldoni –. Per fare vetrina certamente no. Se saliremo sul palco, andremo in quattro. In più arriveranno a Sanremo 20 trattori. Bisogna coordinare, sarebbe un bel messaggio arrivare a Sanremo. In questi giorni noi di Bergamo ci affiancheremo alle proteste a Roma. Presumo che domani sarà tutto definito, il giorno più papabile è giovedì».

L’intervento a Radio1

L’allevatrice è intervenuta martedì 6 febbraio anche alla trasmissione «Un Giorno da Pecora», su Rai Radio1, in collegamento telefonico dal presidio di Cologno al Serio dove sono presenti 70 mezzi. «È probabile - ha detto in trasmissione - che sia una degli agricoltori che andrà a parlare a Sanremo, per “Riscatto Agricolo” di Bergamo. Vedremo quando ci inviterà Amadeus, ci sono già stati dei contatti, a Sanremo andremo con 20 trattori e sul palco andrà solo una nostra delegazione, di tre o quattro persone. Il giorno che si sta valutando è giovedì, penso che all’80% riusciremo ad andarci». Chi potrebbe salire sul palco con lei? «Ci saremo noi di Bergamo, Brescia e Melegnano, penso parleremo tutti. Cercheremo di prepararci ma la nostra natura e parlare a braccio», ha spiegato ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Qui sotto il video della trasmissione, al minuto 53,25 l’intervento di Alessandra Oldoni.

Amadeus: porte aperte

«Ho aperto le porte, e non torno indietro. Se ci sarà qualcuno che avrà piacere di esserci, lo accolgo, non c’è nessun cambio di idea rispetto a ieri da parte mia». Amadeus ribadisce la disponibilità a dare spazio alla protesta dei trattori a Sanremo, ma precisa: «Nessuno mi ha chiamato. Se ci sarà qualcuno che contatterà la Rai, farà sapere chi sono le persone o la persona che ha desiderio di essere presente, lo valuteremo assolutamente». «L’argomento - ricorda Amadeus rispondendo alle domande dei giornalisti - è venuto fuori ieri in conferenza stampa. Da conduttore e direttore artistico, siccome è un problema serio, che riguarda anche l’Europa, alla domanda se avessero voglia di venire li accoglieresti, rispondo di sì e rimango di questa idea. Poi c’è una fase successiva.Nessuno mi ha chiamato sul cellulare, se qualcuno contatterà la Rai e farà sapere chi sono le persone o la persona che ha desiderio di essere presente, vedremo». Amadeus non si sbilancia sulla possibile serata, «magari mercoledì, giovedì, venerdì, non lo so, ho aperto le porte e basta».

Il presidio a Cologno

«I cortei che stiamo organizzando in giro per la Bergamasca non hanno l’obiettivo di dare fastidio alla gente, ma di dare visibilità e far capire la gravità della problematica». A parlare sono gli agricoltori che da martedì 30 gennaio sono accampati nel parcheggio sulla Francesca a Cologno al Serio, di fronte alle piscine mai ultimate, per un sit-in indetto dal Coordinamento nazionale Riscatto agricolo. Qui resteranno almeno fino a giovedì: «Ma se non ci danno risposte andremo avanti: siamo di Bergamo, non molliamo mai».

Proprio martedì una decina di trattori, muniti di tricolore e cartelloni, sono partiti alle 14 da Cologno, percorrendo la strada Francesca, via Provinciale a Urgnano, via Crema a Zanica, la provinciale 149, arrivando fino a Comun Nuovo, in via Spirano. Da qui sono poi tornati al campo base intorno alle 16,30 creando lunghe file di veicoli alle loro spalle, paralizzando di fatto il traffico della zona.

Giovedì a Bergamo

Dal 30 gennaio, i circa cento agricoltori e allevatori da tutta la provincia – per un totale di circa settanta trattori – sfilano a turno ogni giorno per le strade della Bergamasca. Giovedì è previsto il loro arrivo anche a Bergamo. Le proteste di questi giorni hanno come obiettivo la condanna delle «follie» dell’Unione europea e toccano diversi temi, come la riprogrammazione del Green deal, la richiesta di agevolazioni per il carburante agricolo, regole stringenti contro i cibi sintetici e le farine di insetti, la giusta valorizzazione non solo del prodotto agricolo ma anche della figura dell’agricoltore. Diversi anche i giovani che stanno prendendo parte alle proteste.

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