Addio Emi, il barista col sorriso
Il suo Jammin tra musica e caffè
Lutto tra i commercianti di Treviglio: Emilio Nissoli aveva 54 anni. È stato stroncato in pochi mesi da un male incurabile.
L’apertura del chiosco estivo del suo Jammin in piazza Setti l’aveva riempito d’entusiamo, dopo i mesi di lockdown che lo avevano costretto lontano dai suoi affezionati clienti. Emilio Nissoli, 54 anni, per tutti Emi, era così: ottimista e solare, sempre col sorriso sulle labbra. Per questo ha scosso Treviglio la notizia che un male tanto crudele quanto rapido lo abbia portato via per sempre dal suo bar di piazzetta Santagiuliana.
Emi è morto venerdì (16 ottobre) notte all’ospedale di Treviglio, dov’era ricoverato da qualche giorno per l’aggravarsi delle sue condizioni. A luglio le prime avvisaglie del male che in tre mesi l’avrebbe strappato a quanti gli volevano bene. Emi Nissoli era una colonna del commercio trevigliese: lasciato negli Anni Novanta il lavoro da dipendente del negozio di elettrodomestici Tirloni, nel ’95 aveva aperto con l’amico e socio Roberto «Big» Conti il primo «Jammin», negozio di cd nella centralissima via Roma, subito diventato punto di riferimento per tanti clienti che trovavano in Emi non solo un venditore, ma anche un conoscitore di musica col quale si poteva parlare anche per ore. «Sua l’intuizione di aggiungere anche la vendita dei videogiochi – racconta Roberto –: all’epoca eravamo i primi. Nel 2000 ci siamo spostati nell’attuale sede».
Dal 2007 alla vendita di cd e videogiochi è stata affiancata l’attività di bar (con l’ingresso nella società anche di Samuele Anghinoni) e il locale è diventato uno dei più frequentati della città. Attivo in passato anche nel mondo del basket e del minibasket, all’epoca dell’Orsa, la squadra dell’oratorio salesiano, Emi Nissoli era tra i volti più noti di Treviglio. La camera ardente è allestita alla Sala del commiato Rivoltella di via Terracini 14. I funerali lunedì 19 ottobre alle 10,30 in San Pietro (Zona Nord).
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