Addio Clara, a 108 anni era la decana di Treviglio: età record, solare fino all’ultimo
LUTTO . Una vita che ha attraversato un secolo fra spostamenti in varie città, quattro figli, otto nipoti, nove pronipoti, dedizione alla famiglia e la morte che l’ha raggiunta a Treviglio a 108 anni, tra i supercentenari più anziani vissuti in terra bergamasca.
Un’età record portata bene fino all’ultimo, tanto che si occupava con interesse fino a poche settimane fa – e ne discorreva con i familiari – dei fatti e dei personaggi attuali. Questa è stata la lunga ed intensa vita di Clara Tirza Ebenezer Schirò, la decana di Treviglio dove era venuta ad abitare dieci anni fa nella casa del figlio Baldo Lami e della nuora Maria Luisa, che l’hanno assistita. Clara, nata il 12 maggio 1916, figlia di una famiglia numerosa, si era sposata giovane (a 18 anni) andando ad abitare a Livorno con il marito Enzo Lami, il cui lavoro all’allora Montecatini costringeva la famiglia a spostamenti di residenza, a Venosta e a Milano. Con la pensione del marito, si spostò con lui, morto successivamente, ad Imperia, dove abitava la figlia Gemina; alla morte di quest’ultima, nel 2014, fu accolta nella casa del figlio Baldo a Treviglio.
Colta e solare, ripeteva spesso a memoria poesie e brani della Divina Commedia imparati a scuola, amava il canto e il teatro
Dall’età di 98 anni, autonoma, forte e determinata come sempre nel carattere, ha vissuto a Treviglio, imparando ad apprezzare la città, assistita dai familiari e al domicilio da personale di Anni Sereni. Donna colta e solare, ripeteva spesso a memoria poesie e brani della Divina Commedia imparati a scuola, amava il canto e il teatro. Lucida e con spirito vivace fino a poche settimane fa, non aveva abbandonato due passioni di gioventù, i lavori a maglia e all’uncinetto per figli e nipoti. Dei quattro figli, Baldo, Mila, Beniamino e Gemina, sono vivi i primi due, memori di una mamma straordinaria nell’attivismo che l’ha accompagnata ad un’età raggiunta da pochi.
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