Accelerata sulle infrastrutture
«La Bergamo-Treviglio va fatta»

A Casirate, l’assessore Terzi insiste sul collegamento veloce. Bettoni: l’insediamento di Amazon dimostra le potenzialità della Brebemi.

L’importanza delle infrastrutture per promuovere sviluppo e la necessità di un collegamento veloce fra Bergamo e la Pianura. L’inaugurazione di ieri a Casirate del nuovo centro di smistamento di Amazon ha riportato l’attenzione su questi temi. Merito delle parole dell’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Claudia Terzi che, intervenendo al taglio del nastro, ha prime evidenziato la sua fatica a raggiungere ieri mattina Casirate da Dalmine: «Ci ho messo 45 minuti a venire qua». Per poi sostenere «che è sempre più necessario un collegamento diretto fra Bergamo e questa parte della Bergamasca che, come ci aspettavamo, grazie all’autostrada Brebemi-A35 sta conoscendo sempre più un importante sviluppo».

L’unico progetto al momento sul tavolo della Regione è quello della superstrada Bergamo-Treviglio proposto da Autostrade bergamasche spa che, al momento, si trova sotto l’esame della società regionale Infrastrutture lombarde. In particolare i suoi tecnici stanno esaminando il piano economico finanziario del progetto che, a quanto più volte sostenuto dalla società proponente, non necessita di alcun contributo pubblico essendo il suo costo, pari a 300 milioni di euro, finanziato da un fondo di investimento australiano. C’è però un intoppo che sta bloccando il via libera di Infrastrutture lombarde. Ed è il fatto che, nel documento, Autostrade bergamasche ha inserito anche la spesa di 40 milioni di euro per la realizzazione del peduncolo che, è previsto, dovrà collegare la superstrada all’asse interurbano, portando così di fatto la Bergamo-Treviglio dentro Bergamo.

Il problema per Infrastrutture lombarde è che questo peduncolo non è a pedaggio e quindi non è sottoposto alla concessione autostradale che la Regione dovrà rilasciare al privato che, in seguito a gara pubblica europea, verrà scelto come costruttore e gestore della superstrada. Per questo motivo, secondo i suoi tecnici, deve essere eliminato dal piano economico finanziario. E, una volta eliminato, devono essere rifatti tutti i conti se il progetto rimane sostenibile o meno senza il maggiore traffico che proprio questo peduncolo porterebbe. Proprio un anno fa Autostrade bergamasche, nella sala del Consiglio comunale di Treviglio, aveva presentato il progetto della superstrada sostenendo che avrà un traffico di 22 mila veicoli al giorno grazie a due importanti modifiche apportate al progetto preliminare approvato nel 2012 in conferenza dei servizi: una è appunto il collegamento all’asse interurbano, l’altra il collegamento al casello di Dalmine dell’A4. Dalla società proponente il progetto, comunque, è arrivata la disponibilità a presentare un nuovo piano economico finanziario. «Basta che poi -hanno fatto intendere fra le righe- la Regione si assumerà la responsabilità di dirci, una volta per tutte, se vuole andare avanti con questo progetto o no».

Una risposta chiara, in merito, se l’aspetta anche Confindustria Bergamo che nella sua ultima assemblea generale ha ribadito, per il miglioramento del trasporto delle merci sul territorio, la necessità di un collegamento veloce fra Bergamo e la Pianura che, senza l’autostrada Brebemi A35, ieri non avrebbe visto sicuramente l’apertura sul suo territorio di Amazon.

E al suo taglio del nastro era presente anche il presidente della Brebemi spa Francesco Bettoni che, dopo tante critiche ricevute, si è tolto un sassolino dalle scarpe: «Amazon è il più grande player mondiale della logistica -ha sostenuto- e questa inaugurazione vale più di mille parole per ciò che riguarda le potenzialità che Brebemi sta offrendo alle grandi, medie e piccole imprese dei territori che attraversa».

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