A Lurano il vescovo ricorda don Fausto Resmini a due anni dalla morte

Lurano Monsignor Beschi ha presieduto la Messa per il sacerdote a due anni dalla scomparsa per Covid. Fu cappellano del carcere, instancabile nell’aiutare i poveri. Tante anche le autorità della magistratura alla celebrazione.

La comunità di Lurano, di cui era originario, fino a ora non era riuscita a rendergli omaggio come avrebbe desiderato a causa delle restrizioni dovute al Covid. Per questo motivo domenica 12 giugno sono stati molti i luranesi che hanno partecipato alla Messa celebrata in memoria di don Fausto Resmini, direttore del Patronato san Vincenzo e della Comunità don Milani di Sorisole, morto a 67 anni proprio a causa del Covid il 23 marzo del 2020.

La funzione, celebrata dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi, si è tenuta al cimitero, nella cappella dove sono sepolti i sacerdoti di Lurano e fra loro c’è anche don Fausto di cui tra pochi giorni cadrà l’anniversario dell’ordinazione, risalente al 17 giugno 1978.

La cappella dei sacerdoti

Della cappella è stato anche finito da poco il restauro all’esterno e all’interno sostenuto dal Comune, rappresentato ieri alla Messa dal sindaco Ivan Riva, e dalla Fondazione Don Fausto Resmini. Ieri era anche il giorno della festa della Santissima Trinità la cui importanza è stata sottolineata in modo particolare da monsignor Beschi: «Una persona – ha detto all’omelia – arriviamo a conoscerla bene nel suo insieme solo dopo la sua fine quando, col passare dei giorni, ricomponiamo quanto abbiamo conosciuto di lei. Lo stesso è avvenuto con Gesù, la cui persona ci ha rivelato Dio grazie al dono dello Spirito Santo dopo la sua resurrezione. La festa della Santissima Trinità è, quindi, una festa di composizione e comunione».

Tra pochi giorni cadrà l’anniversario dell’ordinazione di don Fausto, risalente al 17 giugno 1978. È sepolto nella cappella dei sacerdoti di Lurano, il suo paese natale

Ed è proprio nella comunione con gli ultimi che don Fausto ha speso la sua vita: «Da quando è morto – ha continuato monsignor Beschi – sono tanti i ricordi di lui che ancora dobbiamo mettere assieme per capire completamente la sua persona. Che possa dire quindi ora di nuovo? Che di certo è stato un uomo di comunione speciale, perché ha fatto comunione con coloro con cui nessuno, invece, voleva farla. E come ci è riuscito? È stata la durezza e la sofferenza di quelle persone a ferirlo e a aprirgli così il cuore». La Messa è stata concelebrata dal parroco di Lurano don Mauro Vanoncini, dal collaboratore pastorale Gianangelo Morelli e da don Dario Acquaroli che ha preso il testimone di don Fausto sia alla direzione del Patronato San Vincenzo sia della Comunità Don Milani di Sorisole.

Le autorità presenti

Tutti al termine della celebrazione si sono uniti alla benedizione che il vescovo di Bergamo ha impartito al cimitero di Lurano e alla cappella dei sacerdoti.

Don Fausto è stato una figura indelebile anche come cappellano del carcere di Bergamo. Molte sono le figure della Magistratura che avevano conosciuto e lavorato con lui e che ieri erano a Lurano per rendere omaggio alla sua memoria: da Vittorio Masia, presidente del Tribunale di Brescia a Ezio Siniscalchi presidente emerito del Tribunale di Bergamo, dal sostituto procuratore del Tribunale di Verona Fabrizio Gaverini al giudice Angelo Tibaldi, presidente del Tribunale di Lodi. In rappresentanza dei Comuni era invece presente come presidente dell’Ambito di Treviglio il sindaco di Calvenzano Fabio Ferla.

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