Per Natale moda bergamasca
ecologica, a mano e piena di colori

Il rosso non manca, così come un’esplosione di tartan e di glitter, perché le feste devono colorare le giornate e raccontare momenti da ricordare. E da scaldare: il Natale 2019 si racconta così, con tanta lana, maglioncioni morbidi, gonne lunghe, vestiti dal mood hippie per una moda comoda, scanzonata, che ha voglia di vivere la quotidianità in maniera contemporanea.

Si regala colore, si scelgono le emozioni e la moda si impreziosisce, puntando anche sulla sostenibilità e il fatto a mano. Ecco allora una carrellata di immagini che parlano bergamasco: aziende e botteghe artigianali scovate sui social e non solo, che a Natale sono la risposta a chi cerca un regalo fatto a mano o con una storia alle spalle, espressione dell’ingegno di casa nostra.

Del resto Bergamo pullula di idee, di geniali creativi, di nuovi progetti fatti di tessuti, essenze e profumi, regali «handmade», idee che esprimono passione e sentimento. È ciò che si cerca più di tutto quest’anno: un regalo che trasmetta un messaggio. Che piaccia a chi lo riceverà, che possa avere una storia alle spalle, che trasmetta una emozione e, per molti ormai imprescindibile, sia sostenibile. Tessuti riciclati, biologici, lavorazioni eco-sostenibili: il messaggio di una filiera etica diventa il must di queste feste.

Certo, i gusti del destinatario sono il primo, spesso insormontabile gradino, ma ci sono delle linee guida tradizionali che a Natale, se si rispettano, non fanno mai sbagliare. Si sa, le persone in lista regalo sono tra le più difficili a cui farne, perché hanno gusti complicati, sono super esigenti e hanno già tutto? Non perdetevi d’animo e cercate un made in Bergamo. Valorizzerà il lavoro del vostro territorio e vi permetterà di raccontare una storia a chilometri zero. Con dei grandi classici dell’inverno che non guastano mai: un paio di guanti o di calzettoni, magari prodotti a Spirano dall’eccellenza di Bresciani? Che ne dite di un berretto fatto a mano? Non mancano certo le artigiane locali che si cimentano in forme e colori esuberanti.

La Bergamasca è anche un’esplosione di bijoux: gli orecchini di Tondì scegliamoli rossi, realizzati con un tessuto è un recupero di un abito degli anni ’80, ovviamente glitterato. E poi: regaliamo e regaliamoci abiti da indossare tra Natale e Capodanno. Da Bagutta a Cividini, passando da Berenike, Moki, D-Kola, ma anche Leche tornata da poco a Bergamo con un atelier, fino alla maglieria e agli abiti fantasia di Mgibididue e Giorgia Iori.

Per le bambine LaLu Kidswear gioca con il tartan e i pon-pon, più minimal Nei Miei Panni, che continua la propria carrellata di abiti dalle linee architettoniche. Per la casa, il tessile del Giardino Segreto di Filago, il mondo di Oggetthi, tra composizioni in legno e alberi di tessuto, il profumatore per ambienti by Perpetua fino ai vasi vintage di Flamingo dal messaggio suggestivo: «Non stare dove non fiorisci». Non manca neppure un pensiero sociale, sempre bergamasco e «handmade»: le ceramiche decorate a mano dai ragazzi del Laboratorio Tantemani della Cooperativa Patronato San Vincenzo. Intense e bellissime.

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