Linificio e Canapificio Nazionale, volo in mongolfiera sui campi di lino ad Astino per i 150 anni dell’azienda

L’EVENTO. Lo splendido scenario del lino in fiore per celebrare i 150 anni di attività ininterrotta dell’azienda.

Linificio e Canapificio Nazionale, filatura liniera d’eccellenza di Marzotto Group, ha celebrato i suoi 150 anni di ininterrotta attività con un evento presso la spettacolare cornice del Monastero di Astino, nel cuore della valle della biodiversità di Bergamo. Gli ospiti, accolti dal Ceo Pierluigi Fusco Girard, hanno potuto ammirare da un punto di vista privilegiato, in volo sulle mongolfiere, lo splendido scenario e il campo di lino in fiore (coltivazione riportata in Italia dal 2018).

Un traguardo da celebrare insieme a oltre duecento tra clienti, partner, collaboratori, associazioni che hanno contribuito alla storia dell’unica filatura che per 150 anni si è mantenuta continuativamente operativa, oggi uno dei fiori all’occhiello di Marzotto Group e che a febbraio 2023 ha ottenuto la certificazione internazionale di azienda B Corp.

Il Ceo Pierluigi Fusco Girard ha accolto gli ospiti, tra cui il Ceo di Marzotto Group Davide Favrin, presso il complesso storico del Monastero di Astino, che affaccia sulla valle della biodiversità di Bergamo, area in cui sono custoditi tesori tra cui il campo di lino coltivato da Linificio e Canapificio Nazionale. Il capofila di una serie di campi estesi in tutta Italia da cui lo scorso anno è nato «Lino d’Italia», il primo filato, di lino 100% italiano tracciato con tecnologia blockchain, evidenza dell’obiettivo di promuovere il recupero della coltura e della cultura del lino. I l fascino e le qualità del lino hanno conquistato anche Lanerossi, che ha scelto i filati di Linificio per la sua nuova collezione di tessili per la zona notte: le vetrine dello showroom di via Mercato 5 a Milano sono una presentazione della collaborazione tra le due aziende storiche del gruppo.

Rivolgendosi agli ospiti, Pierluigi Fusco Girard dichiara in un passaggio del suo speech: «Quello che più ci avete trasferito in questi 150 anni, è stata proprio la necessità di perseguire il bello … che poi è quello che ci ha portato a sviluppare quel senso di responsabilità che rimane indelebile nel Dna dell’azienda e che oggi la spinge ogni giorno a dare sempre più valore sia estetico, che culturale, che intrinseco, che qualitativo al filato di lino, che ci porta ad agire in modo tale che, senza compromessi, il lino debba essere difeso nella sua eleganza, bellezza, ma anche di responsabilità e rispetto per l’ambiente».

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