Moda e tendenze / Bergamo Città
Mercoledì 07 Dicembre 2016
Successo per Madama Butterfly
Alla Scala la Parodi, Gori in Comune
Era annunciata la presenza di entrambi ma alla fine c’era solo lei inviata per il suo programma televisivo «La vita in diretta», lui, invece è rimasto a Bergamo in Comune e poi ad un incontro con il Pd orobico.
Cristina Parodi ha assistito alla Madame Butterfly di Puccini nella prima della Scala. Con tanto di gossip sul look: la first lady di Bergamo, in vesti giornalistiche, ha scelto due abiti di Giorgio Armani.
Un grande successo: a 112 anni dal fiasco clamoroso del 17 febbraio 1904 in occasione della prima, il pubblico di Milano ha cancellato il ricordo di quei fischi e quegli scherni e ’risarcitò pienamente Giacomo Puccini accogliendo con applausi calorosi quella stessa versione dell’opera che da allora non era mai più stata rappresentata a Milano.
Gli applausi erano già esplosi già a scena aperta, rivolti al soprano uruguayano Maria José Siri (commovente Cio-Cio-san) al termine dell’aria più famosa, «un bel dì vedremo...», e al chiudersi del sipario sono stati tributati a tutti gli altri interpreti: particolarmente intensi per «Butterfly», ma anche per Annalisa Stroppa (Suzuki), Bryan Hymel (Pinkerton), Carlos Alvarez (Sharpless) e per il resto della compagnia di canto.
Un’ovazione ha accolto al proscenio il direttore dell’orchestra scaligera, Riccardo Chailly, e calorosi battimani sono andati anche al regista lettone Alvis Hermanis, autore di uno spettacolo che ha saputo cogliere l’essenza del mondo giapponese d’inizio secolo.
L’affermazione dello spettacolo si è concretizzata nella serata di Sant’Ambrogio, dedicata all’inaugurazione della stagione d’opera, davanti al pubblico delle grandi occasioni, sia pur privato della presenza di personalità politiche nazionali a causa della crisi di governo (nel palco centrale il sindaco di Milano Sala, il governatore Maroni e il prefetto Marangoni), ma con ospiti illustri quali l’ex sovrano spagnolo Juan Carlos, l’Ambasciatore del Giappone Kazuyoshi Umemoto, i sovrintendenti di diversi teatri europei. E con uno spettacolo trasmesso dalla Rai in Italia e in molti Paesi del mondo, in diretta o in differita.
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