Da una bergamasca a Ibiza cover sostenibili e benefiche

L’estate addosso. A Ibiza una bergamasca si è inventata un progetto che unisce design, moda e ambiente.

Barbara Albericci, una laurea in Architettura al Politecnico di Milano, dopo aver lavorato nel mondo della moda per 13 anni, si è trasferita a Ibiza da tre anni dove ha conosciuto Giovanni Intoccia: «Artigiano e artista, da trent’anni lavora il legno qui sull’isola. Con la sua collaborazione abbiamo pensato di realizzare una collezione di cover per telefoni iPhone». I due si sono conosciuti a «Las Dalias», l’hippy market più famoso al mondo: «Abbiamo iniziato a chiacchierare sul valore dell’handmade e gli ho mostrato una cover per telefono in bamboo che avevo acquistato otto anni prima a Byron Bay, in Australia. Lui si è ispirato al quel progetto e con il suo personale estro, scegliendo tra i diversi legni dei boschi di Ibiza, ha creato le prime cover di legno naturale».

Nasce così «Raices s de Ibiza»: «Vista la crescente richiesta arrivata da un pubblico più giovane e più sensibile ai temi dell’ ambiente, abbiamo deciso di dare vita a un co-branding con un’azienda di Barcellona che produce scocche per i telefoni in materiale totalmente bio, trasformando la cover in un prodotto totalmente sostenibile». E «buono»: «Per ogni modello acquistato, il 3% sarà donato a una associazione benefica che si occupa di rispetto dell’ ambiente» spiega la bergamasca che online su www.raicesdeibiza.eu presenta il progetto: «Si parte dalla raccolta dei legni già secchi nei boschi della zona nord dell’isola, il legno viene poi lavorato a mano e usato per la cover che può essere al naturale ma anche con disegni o mixando cristalli liquidi colorati. Infine si procede con la lucidatura con cera lacca sempre fatta a mano».

Obiettivo è esportare le cover in tutto il mondo: «Arrivando anche a Bergamo: abbiamo allestito un corner al Caffè degli Artisti, in via San Tomaso. Il mare e la natura di Ibiza, anche e soprattutto in questo periodo così difficile e dalle relazioni limitate, possono arrivare così anche nella mia terra».

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