Moda e tendenze / Valle Seriana
Mercoledì 05 Febbraio 2025
Chiara la sarta, riapre il negozio di nonna Norma
LA STORIA. La passione per il cucito le è sempre rimasta «e il Covid mi ha fatto bene in questo: la macchina da cucire ha riempito le mie giornate vuote. Dopo averla ripresa in mano, mi sono ripromessa di non lasciarla più perché mi dà una grande pace».
Il locale è quello che ha ospitato la storica bottega di Nese, gestita per anni da sua nonna Norma Panseri, ma il sogno che sta prendendo forma è tutto suo: da pochi giorni Chiara Bonetti, trentasettenne originaria e residente nella frazione di Alzano, ha avviato l’attività di «Sarta chiaretta», un piccolo laboratorio che ha grandi ambizioni.
Un salto che Chiara ha fatto dopo un lungo percorso lavorativo altrove. «Ho studiato come stilista di moda, ma quando ho iniziato a cercare lavoro era il boom della crisi del tessile - inizia a raccontare -. Così ho lavorato per anni come “visual” (chi cura l’esposizione dei prodotti, ndr) in un centro commerciale: non era esattamente quello che volevo, ma quando hai un contratto indeterminato e stai mettendo su casa te lo tieni stretto».
La passione per il cucito le è sempre rimasta «e il Covid mi ha fatto bene in questo: la macchina da cucire ha riempito le mie giornate vuote. Dopo averla ripresa in mano, mi sono ripromessa di non lasciarla più perché mi dà una grande pace».
La scelta di licenziarsi e buttarsi nella gestione di un’attività in proprio è stata una sfida grande: «Ho due bambine piccole, una di due e una di dieci anni, non è stato facile. Per fortuna la mia famiglia mi ha sostenuto completamente. Sicuramente lavorerò più di prima, ma con la bellezza di avere le mie bimbe vicine: ecco, mi piacerebbe che anche il negozio diventasse un ambiente familiare, dove loro possono stare con me».
Un progetto artigianale
La sua bottega è aperta al momento il lunedì e il giovedì pomeriggio e il sabato mattina. «Mi piacerebbe portare qui anche il lavoro di altri artigiani, anche quadri e altre opere fatte a mano: dare la possibilità di acquistare oggetti diversi dal solito, ma allo stesso tempo a prezzi accessibili».
E l’ambizione, ancor più grande, è di aiutare la sua frazione a rivivere. «Anche mia nonna era una sarta, aveva un negozio di articoli regalo in centro al paese, che era il punto di riferimento per le persone – ricorda Chiara –. Il locale è stato poi affittato e per anni ha ospitato un’edicola, chiusa quattro anni fa. Ora a Nese sono rimaste poche attività: mi piacerebbe che per le persone possa tornare un luogo di incontro».
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