Bon ton sartoriale, Chiara riparte con Blù Tailormade

LA STORIA. Si occupava dello stile di un brand di beachwear nel Comasco. Dal 2021 la voglia di farcela da sola: nasce una linea di capi unici artigianali.

La sua è una donna senza tempo, con l’eleganza silenziosa delle signore che curano i dettagli. Chiara Pezzotta la racconta con velluti e sete pregiate, un archivio di geometrie e fantasie che ha raccolto negli anni, in una vita passata nella moda. «A fare tutt’altro, anche se poi alla fine lo stile, la direttrice che seguo, è il medesimo» dice.

Bergamasca 47enne, per 22 anni ha diretto l’ufficio stile e prodotto nell’azienda di famiglia: «Il brand si chiamava “Domani”, la sede era a Como: disegnavo costumi, mi sbizzarrivo con la fantasia, nella scelta delle fantasie e degli abbinamenti colore - racconta -. Il Covid del 2020 ci ha tagliato le gambe, una crisi che è andata avanti nel nostro comparto e che non ci ha dato altra possibilità che terminare l’attività». Una chiusura che Chiara ha visto come opportunità: «Ho deciso di ripartire, di reinventarmi: sono stati anni di cambiamento per molti e le competenze che avevo maturato negli anni mi hanno dato la forza di provarci, da sola - spiega -. Il sogno c’era sempre stato e ho pensato di avviare un’attività più a misura personale, creando una linea sartoriale che mi permettesse di fare ricerca, di curare il lavoro: dall’idea stile al modello fino alla manifattura del capo».

Incontri con altre professioniste le hanno dato la forza di provarci: «Mi affianca una modellista e ho trovato un laboratorio per la produzione di capi - continua Chiara -. Così è nato Blù Tailormade, capi confezionati su misura e su ordinazione». In collezione una trentina di modelli, per un look completo di stagione: «Ogni capo è personalizzabile, è possibile scegliere la stoffa, la fantasia, i colori; eventualmente definire dei dettagli preziosi insieme, valutare gli accessori e gli abbinamenti».

Capi sartoriali e cura del dettaglio

Per una moda che si fa e vive più lentamente, che si oppone al fast fashion con una qualità che parte dalla ricerca e che valorizza l’elemento sartoriale e il fatto a mano come pezzo unico, se lo si desidera. «L’atelir è in via Zambonate 81, a Bergamo, le collezioni le presento organizzando degli eventi privati: questo permette una maggiore cura della cliente e delle sue esigenze, un’attenzione all’outfit nella sua globalità».

Con capi dal taglio classico e dalle forme pulite: «Una moda che non passa di moda - gioca con le parole Chiara -. Linee che dalla quotidianità sanno trasformarsi in capi speciali con un dettaglio in più. L’eccellenza del capo sartoriale che si distingue per il suo fitting e l’alta qualità delle stoffe e delle passamanerie mi permette di vestire le donne che vogliono capi speciali per ogni occasione».

«Una donna elegante, dallo stile mai sopra le righe - dice Chiara -. La mia ribellione, in questa epoca strana, è la raffinatezza»

Un lavoro che è in mezzo tra quello della stilista e della sarta: «Vesto le signore, donne esigenti che conoscono materiali e lavorazioni, che scelgono un modello e lo vogliono modificato secondo le loro esigenze». Per il capo di tutti i giorni e per quello da cerimonia: «Nella qualità non c’è la distinzione, con l’attenzione ai dettagli e agli accessori». E qui Chiara rispolvera un archivio di anni di disegni e fantasie: «Stampe esclusive per sete eccellenti: ancora collaboro con gli artigiani di Como e realizzo abiti e foulard. Ho cartelle con centinaia di disegni acquisiti negli anni, la storia della moda che passa attraverso pochette, scialli e foulard, ma anche abiti, giacche e ampie gonne».

«Stampe esclusive per sete eccellenti: ancora collaboro con gli artigiani di Como e realizzo abiti e foulard»

Un progetto che dal 2021 la impegna a tempo pieno, mentre si destreggia tra lavoro e casa, con due figlie di 14 e 18 anni: «Per questa stagione in arrivo, la collezione gioca con i velluti per tailleur in costa francese dal gusto anni Settanta - spiega Chiara -. In collezione anche tre cappotti dai tagli diversi: uno corto, uno lungo e uno più ampio. Un occhio sempre alle vestibilità più generose, sarà l’anno dei ricami con palette di colori che vanno dal panna al verde bosco fino all’ocra e all’immancabile bordeaux». La seta anche per camicie bon-ton, la maglieria è in cashmere: «Una donna elegante, dallo stile mai sopra le righe - dice Chiara -. La mia ribellione, in questa epoca strana, è la raffinatezza».

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