Moda e tendenze / Pianura
Mercoledì 07 Luglio 2021
Bergamasche e sostenibili: ecco le divise dell’Expo Dubai per il Padiglione Italia
Saranno espressione dell’innovazione tessile orobica i capi indossati dai 60 giovani volontari del Padiglione Italia durante l’imminente Expo di Dubai e in particolare della Pielle Italia, Pmi innovativa con sede a Grassobbio e un mercato totalmente improntato alla sostenibilità e all’economia circolare.
Le divise realizzate in qualità di supporting sponsor, utilizzano fibre di cotone organico coltivato senza pesticidi, oltre a fibre di poliestere ottenute attraverso processi di riciclo da bottiglie di plastica.
«Si è scelto questo connubio per rispettare il legame col mare sviluppato dal Padiglione, arricchito da tre scafi rovesciati che formano il tricolore più grande nella storia del nostro Paese: noi abbiamo prodotto una limited edition di magliette dedicate alla bandiera», commenta Giuseppe Pezzini, amministratore delegato di Pielle Italia che vede nella presenza a Expo una grande chance per farsi conoscere: «Mostreremo ciò a cui stiamo lavorando: un processo di riciclo della poliammide, materiale anallergico riutilizzabile, che consente di ottenere del materiale plastico anallergico, dal recupero di capi usati». Un processo complesso che va dal tessuto alla plastica e che potrebbe aprire un filone di sviluppo totalmente nuovo per Pielle, una quindicina di dipendenti, che dall’inizio anni Duemila ha votato la sua ricerca completamente alla sostenibilità e allo sviluppo del tessile. «In futuro il tessile dovrà essere meno impattante sull’ambiente producendo meno. Perciò ci concentriamo sul fatto che le nostre forniture durino il più possibile e poi offriamo il servizio di ritiro e riciclo, trasformandole ancora».
Così la Pielle ha iniziato due anni fa un programma di economia circolare a Dubai, insieme a Dulsco, realtà locale che opera per la gestione rifiuti. «Abbiamo avviato con loro un sistema di economia circolare che parte dal Pet delle bottiglie di plastica e arriva al poliestere per produrre indumenti» , commenta l’ad. I Paesi Europei, Qatar, Oman, India e Africa sono tutti i luoghi in cui Pielle Italia opera (95% del fatturato estero). La fornitura di divise Expo arriva dopo un periodo pandemico non facile, come spiega Pezzini: «Oltre alla crisi del tessile, abbiamo pagato il fermo degli eventi sportivi: in futuro vorremmo ampliarci e inserire in organico figure specializzate in materia di sostenibilità ed economia circolare».
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