Una rete per le cure del Parkinson: al via un progetto pilota

IL PROGRAMMA EUROPEO. A coordinarlo sarà l’Ats, previsti team multidisciplinari nelle Case di comunità per dare risposte ai bisogni.

C’è anche Ats Bergamo tra i partecipanti del progetto «Ja-Circe», programma finanziato dall’Unione europea per «il trasferimento di buone pratiche cliniche nelle cure primarie». L’Ats è stata infatti individuata dall’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) come «rappresentante» della Lombardia, all’interno di una rete che a livello nazionale coinvolge anche agenzie sanitarie di Lazio, Liguria, Marche, Umbria, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Emilia-Romagna.

Nasceranno team interdisciplinari per malati e famiglie

Nel concreto, sul territorio orobico l’Ats – spiega l’Agenzia in una nota – coordinerà un «progetto pilota orientato alla definizione di percorsi di cura territoriali integrati per pazienti affetti dalla malattia di Parkinson e per i loro famigliari, attraverso l’istituzione di team interdisciplinari» per dare risposte ai bisogni di questa specifica platea. Il progetto partirà a gennaio 2025 e si concluderà entro il 31 gennaio 2026 e vedrà la collaborazione delle tre Asst bergamasche, del «tavolo provinciale Parkinson», dei medici di medicina generale, dei neurologi delle strutture pubbliche e private accreditate (Asst Bergamo Est, Asst Bergamo Ovest, Asst Papa Giovanni XXIII, Gruppo San Donato, Habilita, Humanitas Gavazzeni, Istituto Clinico Quarenghi, Ferb Onlus, Casa di Cura Palazzolo e Casa di Cura San Francesco) e delle sezioni locali di Parkinson Italia e Associazione italiana Parkinson.

Il progetto partirà a gennaio 2025 e si concluderà entro il 31 gennaio 2026 e vedrà la collaborazione delle tre Asst bergamasche, del «tavolo provinciale Parkinson», dei medici di medicina generale, dei neurologi delle strutture pubbliche e private accreditate e delle sezioni locali di Parkinson Italia e Associazione italiana Parkinson

I team legati al progetto lavoreranno in alcune Case di comunità: più precisamente, le Case di comunità già attive nel Distretto di Bergamo per l’Asst Papa Giovanni, nel Distretto della Media pianura per l’Asst Bergamo Ovest e nel Distretto di Seriate-Grumello per l’Asst Bergamo Est. In quei luoghi, spiega l’Ats, «le Asst metteranno a disposizione il personale per l’istituzione dei team multidisciplinari, che saranno integrati anche con personale acquisito tramite bando pubblico con i fondi messi a disposizione dal programma europeo. I team sono stati formati attraverso un percorso formativo strutturato in lezioni in plenaria e discussione di casi clinici».

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