La salute / Bergamo Città
Domenica 12 Settembre 2021
Tumore al seno, con la Lilt
torna il mese della prevenzione
L’attrice Matilde Gioli è il nuovo volto di «Lilt for Women», l’iniziativa di prevenzione per le donne nel mese di ottobre.
Anche quest’anno ad ottobre torna il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. L’attrice Matilde Gioli è il nuovo volto di «Lilt for Women - Campagna Nastro Rosa», l’iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sos Lilt 800.998.877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita presso il più vicino ambulatorio Lilt aderente. Un appuntamento importante se non imperativo, anche per le più giovani, per vincere insieme uno dei tumori femminili più diffusi e devastanti: una battaglia che Lilt porta avanti da sempre e che quest’anno vede anche il restyling dello storico fiocchetto rosa, simbolo storico della campagna. «Il cancro al seno - spiegava lo scorso anno il prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo, presidente nazionale della Lilt, nell’opuscolo preparato la campagna «Nastro Rosa» del 2020 - ha raggiunto il primato assoluto a livello di incidenza, attestandosi come il tumore più frequente. Lo scorso anno infatti sono state registrate 53.500 donne italiane che hanno ricevuto questa diagnosi, con un trend in crescita (+0,3%), rappresentando così la neoplasia più diffusa in tutte le fasce di età».
«Paradossalmente però - prosegue il professor Schittulli - , a fronte di questo aumento dell’incidenza, si registra una, sia pure lieve ma costante, diminuzione della mortalità: ci si ammala di più, ma si muore di meno! Ci si ammala di più perché, oltre all’innalzamento dell’aspettativa di vita, sono sensibilmente aumentati i fattori di rischio che determinano lo sviluppo di questa patologia. E si muore di meno perché oggi disponiamo di una tecnologia avanzata, sempre più innovativa, che ci permette di individuare lesioni tumorali millimetriche, con un basso grado di aggressività, un indice di malignità molto limitato e un processo evolutivo metastatico della malattia (diffusione in altri organi e/o apparati) pressoché trascurabile, se non nullo. Tanto grazie ad una diagnostica sempre più precisa, attenta, puntuale, come l’ecografia con elastosonografia, la mammografia (3D) con tomosintesi o con mezzo di contrasto, la Risonanza Magnetica Mammaria (RMM) e le biopsie mirate sotto guida radiologica. Per di più disponiamo di trattamenti medici mirati, pressoché “sartoriali”, che garantiscono percorsi diagnostico-terapeutici “ad personam”. Il tumore alla mammella colpisce comunque anche l’uomo, sia pur in minima percentuale: l’1%. Il sintomo più rappresentativo - conclude il professor Schittulli - è dato dalla presenza di un nodulo, solitamente al di sotto del complesso areola-capezzolo».
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